ANTITRUST: PREPAGATE BANCHE TROPPO CARE, ENTRINO TLC/ANSA
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fonte:
- Ansa
6 MLN CARTE RICARICABILI,ITALIA ARRETRATA USO MONETA ELETTRONICA
(ANSA) – ROMA, 18 APR – Ancora troppo cari i costi per le
carte prepagate messe a disposizione del sistema bancario e per
consentire risparmi ai consumatori largo alle società di
telefonia mobile. E’ la conclusione alla quale arriva
l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dopo
l’indagine conoscitiva condotta nel settore.
"Restano ancora elevati i costi delle carte prepagate offerte
dal sistema bancario – sottolinea l’Antitrust – con commissioni
di ricarica che possono arrivare fino a 5 euro". Quale via
d’uscita? "Sfruttare le potenzialità legate ad un possibile
ingresso, nel mercato dei pagamenti elettronici, degli operatori
telefonici mobili – sostiene l’Autorità – che con 80 milioni di
carte costituiscono la principale componete delle carte
prepagate chiuse".
Le carte prepagate, bancarie o postali, ricaricabili o ‘usa e
getta’, sembrano piacere sempre di più agli italiani. Secondo i
dati raccolti dall’Antitrust nell’indagine conoscitiva nel 2007
ce n’erano già 5,8 milioni in circolazione, il 30% in più
rispetto all’anno precedente. A coprire quasi il 60% del
segmento è Poste Italiane. Nel 2006 si sono registrate più di
25 milioni di operazioni di pagamento con carte prepagate,
presso Pos o via Internet, oltre il doppio rispetto ai prelievi
bancomat, e il valore delle ricariche è stato di circa 3,5
miliardi di euro.
Un bel giro d’affari ma dai costi "ancora elevati" per i
consumatori – anche fino a 117 euro l’anno -, fa notare
l’Antitrust che intravede nelle 80 milioni di carte prepagate
telefoniche "possibili risparmi per i consumatori". In effetti
a partire dal primo novembre di quest’anno entrerà in vigore la
cosidetta ‘Psd’ (Payment Service Directive) che dovrebbe
consentire l’ingresso di nuovi operatori nel sistema di
pagamenti. "Laddove intervenissero le necessarie modifiche
normative contenute in una proposta di direttiva della
Commissione Europea – evidenzia il Garante – i consumatori
potrebbero in sostanza utilizzare le ricariche telefoniche per
effettuare i pagamenti di modesta entità, dalla spesa al
supermercato al biglietto del treno, all’abbonamento dei mezzi
pubblici, sfruttando la gratuità della ricarica e la
rimborsabilità del credito".
Una maggiore concorrenza nel settore, con conseguente
riduzione dei costi, potrebbe aiutare l’Italia a "recuperare il
gap con gli altri Paesi nella diffusione della moneta
elettronica". "A fronte di una media dell’area euro di circa
55 operazioni procapite effettuate con carte di pagamento e di
154 effettuate negli Stati Uniti, in Italia – fa notare in
conclusione l’Antitrust – si registrano solo 21 operazioni
procapite".
Per il Codacons le conclusioni dell’Antitrust sulle carte
prepagate sono giuste ma ora occorre "eliminare commissioni sui
prelievi". L’Autorità – afferma il presidente
dell’associazione dei consumatori Carlo Rienzi – "deve puntare
il suo mirino sulle commissioni sui prelievi tramite bancomat,
che rappresentano un balzello enorme e totalmente
inutile".(ANSA).
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