25 Luglio 2011

Antitrust/ Codacons: Ora sanzioni più salate per Anas e Trenitalia

Il Codacons chiede all’ Antitrust sanzioni più salate per Anas e Trenitalia. "In merito al provvedimento dell’ Antitrust che ha sanzionato Autostrade per l’ Italia per il blocco da ghiaccio del dicembre scorso – si legge in una nota del Codacons – pur non potendo non condividere le sagge indicazioni sul rigore e attenzione che tutti i gestori di servizi pubblici devono avere per evitare gravissime situazioni di disagio e danno, come quelle realizzatesi lo scorso anno a causa del maltempo, desta perplessità che l’ unico ente sanzionato sia stato Aspi mentre Anas e Trenitalia se la siano passata liscia". L’ associazione dei consumatori aveva già chiesto, nei giorni scorsi, all’ Antitrust di "punire in modo esemplare chi ha completamente ignorato le richieste dei cittadini e non possiamo non rimanere perplessi, invece, per la mancanza di interventi dell’ Autorità nei confronti di Anas e Trenitalia". Mentre Autostrade per l’ Italia "ha aperto la strada ad indennizzi in favore dei cittadini rimasti coinvolti nei disagi – prosegue la nota – senza nemmeno bisogno di far causa, Anas e Trenitalia hanno ‘ schiaffeggiato’ gli utenti, negando qualsiasi possibilità di rimborso, pur avendo causato danni e disservizi anche maggiori rispetto a quelli patiti dagli automobilisti sull’ autostrada Firenze-Roma la notte del 17 dicembre 2010". Nel "punire gli errori – afferma il presidente Carlo Rienzi – l’ Antitrust dovrebbe anche dare indicazioni a tutti i gestori dei servizi pubblici sull’ atteggiamento da tenere nei confronti dei propri clienti in caso di disservizi causati dal gestore. Non facendolo, e punendo chi dopo i disagi si attiva per alleviarne le conseguenze, si rischia – continua – che nessun gestore di servizi pubblici in futuro accetterà di conciliare con i suoi consumatori/clienti i disagi subiti. Ci aspettiamo ora da Catricalà – conclude Rienzi – sanzioni ben più severe verso le due società, che hanno doppiamente maltrattato gli utenti: la prima volta coinvolgendoli nei disagi da maltempo, la seconda volta negando loro qualsiasi rimborso o risarcimento".
 
 

 

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