Un tavolo tecnico, coordinato dal ministero dell`Ambiente, risolverà sia i problemi delle antenne previste su Colle Anfagione, a Capranica Prenestina, che di quelle da togliere da Monte Mario a Roma.
Dopo la manifestazione di mercoledì scorso alla Pisana, e il successivo incontro al Ministero, sindaci e residenti dei Monti Prenestini vedono prospettive più rosee per il futuro dell`area. Da oggi, infatti, al ministero all`Ambiente, i tecnici della Regione Lazio, della Provincia di Roma, dei ministeri alle Telecomunicazione ed alla Sanità e rappresentanti del Comitato Istituzionale per la Difesa del Territorio Prenestino passeranno al vaglio le possibili soluzioni tecniche per fare in modo che, prima delle prossime elezioni amministrative, si possa procedere al trasferimento delle antenne di Monte Mario senza, però, compromettere Colle Anfagione.
«E` un grande risultato – ammette, per il comitato, Onofrio Di Cola – ma non dobbiamo abbassare la guardia. La recente sentenza del Tar, che dà 90 giorni alle emittenti televisive per lasciare Monte Mario, fa sì che si debba dare quanto prima una risposta tecnica alla mozione approvata dalla Regione Lazio: sito alternativo a Colle Anfagione sui Monti Prenestini, ridistribuzione più equa della potenza sul territorio regionale e bonifica delle troppe antenne già presenti a Castel San Pietro, Rocca di Cave e Guadagnolo. Il nostro tecnico, un ingegnere nominato dal Codacons, con la consulenza del professor Livio Giuliani dell`Ispels, proporranno di delocalizzare subito Monte Mario utilizzando, nella zona di Roma Nord, uno dei siti già risultati idonei a Castel di Guido o su Monte Perella. Con questo, oltre ad uno sui Castelli da trovare e ad un altro sui Prenestini, potremmo tranquillamente distribuire con equità l`enorme potenza che avrebbero voluto farci accollare da soli».

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