>ANSA-BOX/ Ddl concorrenza: associazioni divise su norma farmaci
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fonte:
- Ansa
Federfarma esulta, critiche da Coop e Codacons
(ANSA) – ROMA, 20 FEB – Il mondo delle farmacie e le associazioni dei consumatori e della grande distribuzione si dividono in merito allo stralcio della liberalizzazione della vendita di farmaci di fascia C (a carico dei cittadini) fuori dalle farmacie, nell’ambito del ddl concorrenza approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Uno stralcio che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha definito subito una ”vittoria dei pazienti” poichè ”l’aver evitato che tali medicinali, come gli psicofarmaci, possano essere venduti nei supermercati o nelle parafarmacie è innanzitutto una vittoria dei cittadini, che garantisce la loro salute e la sicurezza nella distribuzione”. Esulta Federfarma: “Apprezziamo che nella discussione del Consiglio dei Ministri di oggi, con la decisione di far rimanere i farmaci con ricetta in farmacia, il governo abbia fatto prevalere le ragioni sanitari – afferma la presidente Annarosa Racca -; la vendita di farmaci con ricetta fuori farmacia avrebbe contribuito tra l’altro ad aumentare il rischio di malattie iatrogene, ovvero legate a effetti collaterali dei farmaci, molto diffuse nei Paesi dove la distribuzione del farmaco non è controllata come in Italia. Un rischio evidenziato anche dall’Agenzia Italiana del Farmaco, che aveva inoltre paventato spese aggiuntive a carico del Servizio sanitario nazionale”. Un grazie al Governo e al ministro Lorenzin arriva anche dalle farmacie rurali: “Con questa decisione lo Stato ha tutelato se stesso – osserva il presidente del Sunifar Alfredo Orlandi – in quanto ha lasciato alle farmacie rurali i presupposti per continuare a fornire un’assistenza farmaceutica di qualità anche ai cittadini che vivono nei piccoli comuni e nelle zone disagiate”. Opposta la posizione espressa dal Codacons: ”Semplicemente assurda la decisione di escludere dal ddl sulla concorrenza la liberalizzazione della vendita di farmaci di fascia C fuori dalle farmacie. Questa misura è una vittoria esclusiva della casta dei farmacisti e un danno enorme per i cittadini – afferma il Presidente Carlo Rienzi -. L’esultanza del Ministro è assolutamente inopportuna e rappresenta un regalo alla lobby delle farmacie”. In tutto il mondo, infatti, tali medicinali, sottolinea Renzi, ”sono venduti nei supermercati e in esercizi diversi dalle farmacie, alla presenza di un farmacista che possa garantire la salute dei consumatori, e senza alcuna conseguenza per i cittadini, se non un evidente risparmio sul fronte economico. Ancora una volta, quindi, in materia di farmaci il Governo cede alle pressioni dei farmacisti, a tutto danno dei cittadini e dell’occupazione”. E si tratta di una ”occasione persa per gli italiani” anche secondo la Coop, la prima catena della grande distribuzione in Italia ma anche “organizzazione di consumatori forte di oltre 8 milioni di soci”. La conseguenza di questa decisione del Governo, conclude la Coop, “sarà che i cittadini continueranno a pagare i medicinali di fascia C in farmacia a un prezzo più alto”.(ANSA).
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