ANSA/ PARMALAT:PM CHIEDE CONDANNA 4 BANCHE E MAXI CONFISCA
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fonte:
- Ansa
(ANSA) – MILANO, 17 GEN – La Procura di Milano chiede la
condanna dei manager e delle banche Morgan Stanley, Bank of
America, Citigroup e Deutsche Bank, imputati nell’ambito del
processo sul crac Parmalat, in relazione al reato di
aggiotaggio, in virtù della legge 231 sulla responsabilità
degli enti giuridici, per il ruolo che hanno avuto nella
vicenda.
In particolare, il pubblico ministero ha chiesto alle quattro
banche confische per quasi 120 milioni di euro, oltreché una
sanzione di 900 mila euro per ognuna di esse. Più da vicino a
Citigroup è stata chiesta una confisca di 70 milioni di euro, a
Bofa di 30 milioni, a Morgan Stanley di 5,9 milioni e a Deutsche
Bank di 14 milioni.
Inoltre, il Pm Eugenio Fusco, che ha sostenuto l’accusa
assieme al magistrato Carlo Nocerino e al procuratore aggiunto
di Milano Francesco Greco, ha chiesto condanne che vanno da un
anno a un anno e 4 mesi, con la concessione delle attenuanti
generiche perché incensurati, per i manager coinvolti nella
vicenda del crac Parmalat: si tratta di Carlo Pagliani, Paolo
Basso (entrambi di Morgan Stanley), Marco Pracca, Tommaso
Zibordi (Deutsche Bank) e Paolo Botta (di Citibank). E’ stato
chiesto invece il non doversi procedere, perché il reato è
estinto per prescrizione, per Giaime Cardi (Credit Suisse).
Il processo era stato aperto nel gennaio del 2008, mentre
l’inchiesta – che a Milano rappresenta il secondo filone sul
caso Parmalat – era stata chiusa nel maggio del 2005. Parte
civile sono circa 40 mila risparmiatori Parmalat, di cui oltre
30 mila rappresentati da Carlo Federico Grosso, che difende gli
ex obbligazionisti Parmalat del gruppo bancario San Paolo Imi.
A commentare la richiesta del Pm è stata soltanto Citi, che
in una nota "ribadisce la propria convinzione che le accuse
prospettate siano totalmente infondate". La banca Usa ritiene
"é convinta" infatti "che la discussione dimostrerà la
totale estraneita" dell’istituto "ai fatti contestati e che
Citi fu parte offesa della più grave bancarotta fraudolenta
della storia italiana".
A chiosare sulla vicenda anche il mondo politico e dei
consumatori. Mentre il vicepresidente vicario dei deputati della
Lega Nord, Luciano Dussin, ha auspicato che con "la truffa"
Parmalat "occorre andare fino in fondo per accertare tutte le
responsabilità e a tutti i livelli", il presidente del
Codacons Carlo Rienzi si è augurato che, "in caso di
accoglimento della richiesta del Pm, i soldi confiscati" vadano
"ai risparmiatori coinvolti nello scandalo". (ANSA).
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