ANSA/ Ilva:Galletti,con Piano ambientale da 1,6 mld storia nuova
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Verdi, il sindaco di Taranto si dimetta
ROMA
(di Tommaso Tetro) (ANSA) – ROMA, 24 LUG – Nel giorno in cui una norma salva-Ilva incassa la fiducia in Parlamento, con il via libera della Camera al decreto ‘fallimenti’ che corre già verso Palazzo Madama, continua a esserci una specie di discrasia interpretativa che ruota intorno al grande siderurgico tarantino. Da un lato sul piano nazionale, e di governo, c’è il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che parla una “storia nuova” grazie ad un Piano ambientale da 1,6 miliardi; dall’altro a livello locale i Verdi insieme con gli ambientalisti chiedono la testa del sindaco di Taranto Ippazio Stefano e di offrire la possibilità alla città di voltare pagina. Quella dell’Ilva per Galletti è sì ”una storia brutta, di grande inquinamento ambientale, dove si è messa a rischio la salute di un’intera città” che però “ora bisogna archiviare per aprirne una nuova, per dimostrare che l’ambiente può convivere con lo sviluppo e l’occupazione”. Una sfida per l’Italia che per il ministro dell’Ambiente deve puntare a ”trasformare l’Ilva nell’azienda siderurgica più virtuosa dal punto di vista ambientale”, senza “più mettere i lavoratori davanti al ricatto incivile e immorale” di scegliere tra salute e lavoro. Intanto però, mentre era in corso il consiglio comunale a Taranto, Verdi e associazioni ambientaliste si sono presentati a Palazzo di città, con tanto di cartelloni, per chiedere le dimissioni del sindaco, che risponde dell’accusa di abuso d’ufficio ed è tra i 47 imputati rinviati a giudizio nel processo sull’Ilva. “Gli chiediamo di dimettersi – dicono insieme – per dare alla città la possibilità di cambiare registro, oltre che per potersi difendere adeguatamente”. Ma Stefano non ci sta, e dicendo di avere la “coscienza a posto” bolla il blitz come “una proposta poco democratica”, anche perché fa presente di non aver “l’opportunità di chiarire”. Poi una battuta amara, visto che in comune si stava siglando un gemellaggio con Sparta: ”Non posso dire che tutto mi scivola addosso perché non è così ma da spartano sono abituato a mangiare la zuppa nera che faceva soffrire molto ma rafforzava i giovani di Sparta”. Mentre il Codacons lancia un’azione risarcitoria per gli abitanti di Taranto con la quale è possibile chiedere fino a 2.000 euro di danni anche solo per i rischi alla salute, scende in campo Confindustria Puglia che – in una lettera al presidente degli industriali Giorgio Squinzi in occasione della decisione di fare il prossimo Consiglio generale nazionale il 24 settembre a Taranto – mette in evidenza il ”clima di incertezza e di preoccupazione” che da mesi si avverte ”fuori e dentro la fabbrica”, producendo effetti cascata ”su tutto il sistema sociale, economico e produttivo”. (ANSA).
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