>>>ANSA/Gestione cinghiali della Regione,esposto Raggi a Procura
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fonte:
- Ansa
Fdi, è escamotage elettorale. Pedica, altro scaricabarile
ROMA
(ANSA) – ROMA, 01 SET – La questione dei cinghiali, più volte immortalati a spasso per le strade della Capitale e vicino ai cassonetti dei rifiuti, finisce ora in Procura. La sindaca di Roma Virginia Raggi ha, infatti, presentato oggi un esposto contro la Regione Lazio riguardo la gestione dei cinghiali nelle aree urbane che ricadono nel territorio di Roma Capitale. Nell’esposto finito all’attenzione dei magistrati capitolini si afferma che la “presenza massiccia e incontrollata dei cinghiali” in città sarebbe “conseguenza della mancata previsione e/o attuazione da parte della Regione Lazio di efficaci piani di gestione”. Il riferimento è all’articolo 19 della legge 157 del ’92 che prevede che siano “le Regioni a dover provvedere al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia”. Il Campidoglio afferma anche che la Regione Lazio “risulterebbe inoltre inadempiente al Protocollo d’Intesa sottoscritto con la Città Metropolitana di Roma Capitale e Roma Capitale” che prevede sia appunto l’ente regionale “a dover predisporre piani di gestione nelle aree ricadenti nel territorio di Roma Capitale e a dover individuare strutture regionali in grado di ricevere gli animali vivi, catturati nell’ambito delle attività di controllo numerico”. Così dopo lo scambio di accuse tra Comune e Regione in tema rifiuti, si apre il ‘capitolo’ dell’emergenza cinghiali. “Un escamotage elettorale per confondere i cittadini e scaricare le proprie incapacità sulla regione” definiscono l’esposto Enrico Cola ed Elisabetta Bianchi, candidati alle prossime elezioni amministrative nella fila di Fratelli d’Italia al II Municipio di Roma. “L’invasione di cinghiali, animali oramai presenti non solo in periferia ma anche in pieno centro e nel II Municipio, è causata dalla presenza di tonnellate di rifiuti in strada, che attirano interi branchi e mettono a repentaglio l’incolumità dei residenti” aggiungono. Mentre Stefano Pedica di Più Europa commenta: “Con Raggi siamo alle comiche finali. La città è invasa dai rifiuti, i cinghiali banchettano indisturbati davanti ai cassonetti e la sindaca che fa? Il solito scaricabarile”. Per il Codacons, invece, “l’esposto della sindaca sull’invasione di cinghiali nella Capitale è del tutto infondato, poiché le responsabilità della presenza di animali selvatici sul territorio comunali sono da ricercare nelle omissioni della stessa amministrazione capitolina”. E a luglio erano scesi in piazza migliaia di agricoltori Coldiretti e cittadini in varie città italiane tra cui la Capitale per chiedere di fermare i “2,3 milioni di cinghiali che invadono indistintamente campagne e città”. Con l’emergenza Covid, che ha ridotto per mesi la presenza dell’uomo all’aperto il numero dei cinghiali, secondo la Coldiretti, è aumentato del 15%, alla ricerca di cibo ‘facile’ tra i rifiuti nei parchi e nei cortili delle case con evidenti rischi per la salute. (ANSA).
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