6 Dicembre 2010

ANSA/ BENZINA: VERDE A MASSIMI DA 2 ANNI, SUPERA 1,45 EURO

MR PREZZI AVVIA TAVOLI; CONSUMATORI E UP, ACCELERARE LA RIFORMA

(ANSA) – ROMA, 6 DIC – Non si arresta il caro-carburante.

Sulla scia dei rialzi del petrolio, la verde è salita oggi

oltre 1,45 euro al litro, il massimo da oltre due anni, e il

diesel continua a viaggiare su 1,33 euro. Rincari che, alla

vigilia del ponte dell’Immacolata, fanno lievitare il costo di

un pieno di benzina di un’auto di media cilindrata ad oltre 72

euro contro i 65 euro di un anno fa, quando la verde era a circa

1,3 euro.

   La benzina è salita 1,450 euro nei distributori della Q8 e

della Tamoil, dove ha toccato il massimo da settembre 2008 con

un prezzo medio di 1,453 euro. Nello stesso marchio il diesel è

a 1,333 euro al litro, livello più alto riscontrato sulla rete.

Secondo le rilevazioni di Quotidiano Energia i prezzi sono

estremamente differenziati, soprattutto su base geografica. Al

Sud, dove la concorrenza è meno pronunciata, si registrano

massimi di 1,460 per la benzina e 1,340 per il diesel. Ma in

alcune regioni come Puglia e Campania (dove è in vigore

l’addizionale regionale) per la benzina servita si arriva

addirittura a quota 1,50.

   In questo modo "cresce di giorno in giorno l’entità della

stangata a danno degli automobilisti italiani", denuncia il

Codacons che calcola una stangata complessiva da 25 milioni di

euro in più rispetto al 2009 per chi sarà in viaggio per il

ponte dell’8 dicembre. Per Adusbef e Federconsumatori sui prezzi

che corrono "alla velocità della luce" c’é invece un

sovrapprezzo di 7-8 centesimi al litro, visto che la benzina si

trovava allo stesso prezzo praticato in questi giorni "quando

il petrolio era a 118 dollari al barile", contro gli 89

attuali. "Come è possibile – si chiedono le associazioni – che

il carburante abbia lo stesso prezzo?". I consumatori auspicano

quindi un’accelerazione della riforma della rete carburanti,

che, annunciata ad aprile, dopo numerosi ‘stop and go’, non ha

ancora visto la luce. Punto questo su cui, per una volta, le

associazioni sono pienamente d’accordo con l’Unione petrolifera.

   Anche il presidente delle compagnie, Pasquale De Vita,

ritiene infatti essenziale attuare le misure del protocollo.

Ascoltato oggi dal Garante per la sorveglianza dei prezzi,

Roberto Sambuco, che ha avviato un giro di incontri proprio sui

carburanti, De Vita ha evidenziato che i prezzi sono in linea

con le quotazioni internazionali del greggio e dei prodotti

Platts. Complice l’ondata di gelo che ha investito il nOrd

Europa, il Brent, il petrolio di riferimento europeo quotato a

Londra, è infatti schizzato a 92 dollari al barile ed anche il

Crude ha sfiorato a New York i 90 dollari, il massimo da due

anni. "Il problema – ha evidenziato il presidente dell’Up – in

Italia è un altro: dobbiamo portare avanti la riforma".

(ANSA).

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