9 Gennaio 2020

Annone, sono parti civili Province, Anas, Codacons

Lecco Per il crollo del cavalcavia di Annone, che causò anche una vittima, il 28 ottobre 2016, il giudice per l’ udienza preliminare del tribunale di Lecco, Paolo Salvatore, ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile della famiglia della vittima, delle parti lese e di tre enti (Provincia di Lecco e di Bergamo e Anas). Ha quindi rinviato l’ udienza preliminare all’ 11 marzo per la discussione sulla posizione delle sei persone imputate che dovranno rispondere di omicidio colposo e disastro colposo. La procura della Repubblica di Lecco ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Angelo Valsecchi e Andrea Sesana, rispettivamente dirigente e tecnico del settore viabilità della Provincia di Lecco, Giovanni Salvatore, dirigente Anas – all’ epoca dei fatti responsabile della statale 36 – , Silvia Garbelli, responsabile dell’ ufficio Pianificazione e grandi infrastrutture della Provincia di Bergamo e Roberto Torresan, professionista di Busto Arsizio ( Varese), che ha effettuato studi per la manutenzione dei ponti per conto di Anas, tra cui quello di Annone Brianza. È stata invece chiesta l’ archiviazione per Eugenio Ferraris, dirigente della Provincia di Bergamo. Il giudice ha respinto la richiesta di costituzione civile del Codacons regionale e dell’ Anmil (Associazione nazionale multilati e invalidi del lavoro), mentre ha accolto l’ istanza avanzata, oltre che dalle Province di Lecco e Bergamo e Anas – e di Codacons nazionale. Nel crollo del ponte morì Claudio Bertini, 65 anni, di Civate (Lecco) e rimasero ferite una famiglia di Mandello del Lario ed altre due persone. RIPRODUZIONE RISERVATA Cinque gli imputati che dovranno rispondere di omicidio colposo e disastro colposo per il cedimento avvenuto nel 2016.

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