Anno scolastico al via per 8 milioni di studenti
-
fonte:
- Gazzetta del Sud
Parte oggi il nuovo anno scolastico: oltre 7 milioni e 800 mila gli alunni che tornano sui banchi. Novità per per gli studenti dell’ ultimo anno delle superiori: il test Invalsi alla Maturità. Già pronte mobilitazioni per classi pollaio, edilizia scolastica, caro libri e diritto allo studio. Per oggi previsti flash-mob ed iniziative studentesche in tutto il Paese. Nella maggior parte delle regioni infatti la prima campanella è suonata oggi mentre partono con un po’ di ritardo invece Campania e Toscana (14 settembre); Sardegna, Puglia e Sicilia (15 settembre); Abruzzo, Basilicata ed Emilia Romagna (19 settembre). Per effetto dell’ autonomia scolastica c’ è anche chi ha cominciato in anticipo, cioè già dal 5 settembre (un esempio per tutti lo storico liceo classico romano Torquato Tasso) o nei giorni immediatamente successivi. Genitori e associazioni di consumatori hanno alzato lavoce sul ”caro libri”. Un’ indagine dell’ Adiconsum denuncia che in più della metà delle classi delle scuole superiori sono stati sforati i tetti di spesa previsti dal Ministero dell’ Istruzione. L’ Associazione dei genitori italiani chiede almeno che la spesa dei libri di testo sia deducibile, mentre il ministro dell’ Istruzione, Mariastella Gelmini, ha promesso sanzioni ”attraverso una riduzione del trasferimento dei fondi” alle scuole che non rispettano il tetto di spesa. Il Codacons stima che quest’ anno per mandare i figli a scuola, le famiglie spenderanno l’ 8% in più, tra libri e corredo scolastico. E mentre c’ è chi va a caccia dell’ affare su internet (in aumento le vendite su e-Bay), Federcartolai proponeun kit contro il caro prezzi: con 19.90 euro si possono acquistare zaino, astuccio e cancelleria varia. L’ associazione dei contribuenti italiani Contribuenti.it ha poi posto l’ accento sull’ annoso problema dell’ edilizia scolastica: due scuole su tre non sono a norma e devono esseremesse in sicurezza. Il ministro Gelmini ha assicurato che i tagli contenuti in manovra non riguarderanno la scuola, ma il Ministero. Famiglie, studenti e lavoratori temono lo stesso per il futuro. E inoltre mancano i presidi, punti di riferimento per gli istituti: il concorso è in atto (le prove si terranno il 5ottobre, le 2.386 nomine arriveranno a settembre 2012) e in molte scuole ci sono solo reggenze. E gia’ il concorso è al centro delle polemiche per le fughe di notizie ed errori nei test.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- SCUOLA