Angelus al rombo delle Harley
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fonte:
- Corriere della Sera
Uomini duri con i giubbotti di pelle e suore in tonaca, marmitte rombanti e inni dei fedeli. Il sacro e il profano si fondono di fronte a Papa Francesco. Una Piazza San Pietro inconsueta e rumorosa quella in cui ieri il Pontefice ha recitato l’ Angelus domenicale. Tra le migliaia di devoti e anti-abortisti riuniti dalle associazioni cattoliche europee, c’ erano anche loro, gli ospiti sgraditi-ammirati, amati-odiati della Capitale negli ultimi quattro giorni. Circa mille appassionati di Harley Davidson, a Roma per il raduno mondiale promosso per festeggiare i 110 anni dalla nascita della mitica moto, hanno infatti avuto l’ occasione di assistere alla Messa celebrata dal Santo Padre, che non è sfuggito ai suoi classici fuori programma. «Saluto – ha detto il Pontefice prima della preghiera – i numerosi partecipanti al raduno motociclistico Harley-Davidson»: l’ onda dei centauri ha risposto con un rombo corale che ha inondato la piazza. Prima dell’ arrivo in Vaticano però, Papa Francesco aveva già benedetto moto e bikers, percorrendo via della Conciliazione invasa da luccicanti due ruote, a bordo della jeep scoperta. Uno strappo alla prassi accolto da cori da stadio e mani alzate: tra i bikers c’ era anche chi, braccia al cielo, brandiva giubbotti in pelle come doni per il Pontefice. Bandiere statunitensi, brasiliane, tedesche, australiane, africane, alzate insieme a quelle con gli stemmi del Vaticano; intere famiglie di centauri, genitori e figli tutti con completini di borchie in tinta unita; due preziose Harley Davidson regalate dalla casa motociclistica al Pontefice. Immagini uniche che quasi non sorprendono più la Capitale, dopo quattro giorni di pacifica ma caotica invasione da Harley, costata sabato anche un incidente con sei moto coinvolte e una ragazza ricoverata in gravi condizioni con fratture multiple. Proprio in merito al caos e ai disagi subiti dai romani, il Codacons ha già annunciato un esposto alla Procura della Repubblica, a cui il presidente Carlo Rienzi chiede di indagare «per interruzione di pubblico servizio, attentato alla sicurezza dei trasporti e concorso in lesioni gravi»: dall’ associazione una «strigliata» anche per il Papa, che ha benedetto un «evento di mero marketing, che recato danni a città e a abitanti». Ieri sera al Porto di Ostia, ultimo appuntamento per il mega-raduno: concertone e fuochi d’ artificio per salutare con il botto gli harleysti. Roma tornerà così ai suoi rumori, ai cori di clacson e urla, senza dimenticare la carovana dei 100mila centauri in giro per le sue strade che ha fatto tremare palazzi e monumenti. Valeria Costantini RIPRODUZIONE RISERVATA.
valeria costantini
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