24 Novembre 2017

Ancora violenze in asilo: in manette tre maestre

 

L’ ennesimo caso di maltrattamenti in un asilo a Vercelli TIT. Schiaffi e strattoni: arrestate maestre “Ti faccio girare la testa al contrario”, “ti faccio cadere tutti i denti”, sono alcune delle minacce a cui erano sottoposti bambini di una scuola per l’ Infanzia a Vercelli. Non solo urla terrificanti ma anche umiliazioni, punizioni spropositate, oltre a sberle, spintoni e strattonamenti. Un vero e proprio “stato di terrore” quello in cui vivevano i piccoli, dai tre ai cinque anni. Ai domiciliari sono finite tre maestre d’ asilo accusate di maltrattamenti: ad arrestarle è stata la polizia di Vercelli. Le indagini sono scattate a maggio in seguito alla segnalazione dalla sorella maggiorenne di un bimbo che, nell’ andarlo a prendere a scuola, aveva notato che qualcosa non andava. Le telecamere installate nella scuola (nelle aule didattiche, nei corridoi, nella mensa e persino nella palestra), su autorizzazione della procura, hanno riscontrato 52 episodi di maltrattamenti: una ventina quelli ritenuti di maggiore gravità. Frasi quali “spero che ti cada la mano”, venivano dette a chi provava a ribellarsi all’ ennesima sberla. “‘I filmati – spiegano dalla Questura – oltre ai maltrattamenti fisici registrano molti maltrattamenti psicologici, sicuramente più gravi. A supportare il quadro probatorio sono state ascoltate anche alcune maestre, genitori e figli che, nel frattempo, avevano lasciato l’ istituto'”. Anche tra loro le maestre parlavano dei maltrattamenti. “Indovina a chi ho suonato oggi la bottiglia sulla testa?”, chiede una maestra all’ altra davanti ai bambini, a loro volta istigati in alcuni casi alla violenza. “Dagli una sberla, ti autorizzo io. Dagliela secca”, afferma un’ altra educatrice a un bimbo durante il pasto in mensa. Nei prossimi giorni le tre maestre arrestate verranno interrogate dal giudice per le indagini preliminari. A breve saranno anche convocati in Questura i genitori delle vittime principali per poterli ascoltare insieme con i loro bambini. Sulla vicenda intervenuto il Codacons. “Si tratta dell’ ennesimo caso di violenze su bambini registrato in una struttura scolastica italiana. Che fine ha fatto il ddl sull’ installazione di telecamere a circuito chiuso negli asili e nelle strutture socio-assistenziali per anziani, approvato nell’ ottobre del 2016 alla Camera?”. “Ancora una volta i bambini sono vittime di maltrattamenti da parte degli insegnanti e si stanno moltiplicando i casi di violenza negli asili portati alla luce solo grazie a telecamere nascoste installate dalla magistratura – ha commentato il presidente Carlo Rienzi – Questo dimostra come sia necessario installare telecamere di videosorveglianza in tutti gli asili e scuole elementari d’ Italia, per controllare l’ operato del personale scolastico ed evitare abusi che possono avere conseguenze anche gravi sui bambini”. “Ti faccio girare la testa al contrario”, “ti faccio cadere tutti i denti”, sono alcune delle minacce a cui erano sottoposti bambini di una scuola per l’ Infanzia a Vercelli. Non solo urla terrificanti ma anche umiliazioni, punizioni spropositate, oltre a sberle, spintoni e strattonamenti. Un vero e proprio “stato di terrore” quello in cui vivevano i piccoli, dai tre ai cinque anni. Ai domiciliari sono finite tre maestre d’ asilo accusate di maltrattamenti: ad arrestarle è stata la polizia di Vercelli. Le indagini sono scattate a maggio in seguito alla segnalazione dalla sorella maggiorenne di un bimbo che, nell’ andarlo a prendere a scuola, aveva notato che qualcosa non andava. Le telecamere installate nella scuola (nelle aule didattiche, nei corridoi, nella mensa e persino nella palestra), su autorizzazione della procura, hanno riscontrato 52 episodi di maltrattamenti: una ventina quelli ritenuti di maggiore gravità. Frasi quali “spero che ti cada la mano”, venivano dette a chi provava a ribellarsi all’ ennesima sberla. “‘I filmati – spiegano dalla Questura – oltre ai maltrattamenti fisici registrano molti maltrattamenti psicologici, sicuramente più gravi. A supportare il quadro probatorio sono state ascoltate anche alcune maestre, genitori e figli che, nel frattempo, avevano lasciato l’ istituto'”. Anche tra loro le maestre parlavano dei maltrattamenti. “Indovina a chi ho suonato oggi la bottiglia sulla testa?”, chiede una maestra all’ altra davanti ai bambini, a loro volta istigati in alcuni casi alla violenza. “Dagli una sberla, ti autorizzo io. Dagliela secca”, afferma un’ altra educatrice a un bimbo durante il pasto in mensa. Nei prossimi giorni le tre maestre arrestate verranno interrogate dal giudice per le indagini preliminari. A breve saranno anche convocati in Questura i genitori delle vittime principali per poterli ascoltare insieme con i loro bambini. Sulla vicenda intervenuto il Codacons. “Si tratta dell’ ennesimo caso di violenze su bambini registrato in una struttura scolastica italiana. Che fine ha fatto il ddl sull’ installazione di telecamere a circuito chiuso negli asili e nelle strutture socio-assistenziali per anziani, approvato nell’ ottobre del 2016 alla Camera?”. “Ancora una volta i bambini sono vittime di maltrattamenti da parte degli insegnanti e si stanno moltiplicando i casi di violenza negli asili portati alla luce solo grazie a telecamere nascoste installate dalla magistratura – ha commentato il presidente Carlo Rienzi – Questo dimostra come sia necessario installare telecamere di videosorveglianza in tutti gli asili e scuole elementari d’ Italia, per controllare l’ operato del personale scolastico ed evitare abusi che possono avere conseguenze anche gravi sui bambini”.

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