ANCI, PER CARO BOLLETTE COMUNI A RISCHIO, SERVE 1 MILIARDO. CODACONS: COMUNI NON POSSONO SPEGNERE LUCI E INTERROMPERE SERVIZI, CITTADINI PAGANO TASSE
IN CASO DI TAGLI A TRASPORTI E ILLUMINAZIONE PRONTI A DENUNCE CONTRO AMMINISTRAZIONI COMUNALI
I Comuni non possono in nessun caso interrompere o diminuire servizi indispensabili come trasporti e illuminazione, pena una valanga di denunce penali e azioni risarcitorie da parte dei cittadini. Lo afferma il Codacons, commentando l’allarme lanciato oggi dal delegato al fisco locale dell’Anci, Alessandro Canelli.
“L’emergenza energia non si risolve certo tagliando i servizi ai cittadini – spiega il presidente Carlo Rienzi – Per trasporti, illuminazione pubblica e strade gli utenti pagano tasse e imposte comunali e qualsiasi interruzione scatenerebbe il caos e aprirebbe la strada a controversie legali e azioni risarcitorie contro le amministrazioni”.
“Senza contare che, come è stato più volte dimostrato, la ridotta illuminazione di strade e luoghi pubblici alimenta incidenti stradali e criminalità, con danni diretti per i cittadini – prosegue Rienzi – Invitiamo per questo l’Anci ad astenersi da qualsiasi scelta in tema energia che dovesse andare a discapito degli utenti, ed invitiamo l’Associazione a partecipare al convegno organizzato dal Codacons con le principali società energetiche che si terrà il 18 ottobre a Roma, per confrontarsi con i consumatori sulle migliori soluzioni contro il caro-bollette”.
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