Anche quest`anno, come ogni anno, il ritornello è stato lo stesso

Anche quest`anno, come ogni anno, il ritornello è stato lo stesso. In tema di costi della Rc auto, la verità sugli aumenti o sulle diminuzioni delle tariffe, resta avvolta in un fitto mistero. E ieri il copione è stato rispettato. Il presidente dell`Associazione nazionale, Fabio Cerchiai, nel corso dell`annuale assemblea dell`Ania (l`associazione della compagnie assicuratrici) ha spiegato che le tariffe per le polizze automobilistiche, nel 2006, sono calate dello 0,8%. E in tre anni, al netto dell`inflazione, di ben l`8%. Un dato che ha immediatamente prodotto la sollevazione dei consumatori, e la reazione del ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, che, dopo i provvedimenti presi dal Governo, ha sollecitato un calo reale delle tariffe dal prossimo anno. Un segno della presa d`atto del ministro sul fatto che i risparmi promessi dagli assicuratori alla fine siano rimasti solo sulla carta. Eppure proprio nelle misure introdotte dal Governo l`Ania ha trovato le motivazioni per sbandierare ai quattro venti il taglio dei costi per gli automobilisti. Cerchiai ha apprezzato l`indennizzo diretto, al quale si può guardare “con cauto ottimismo“, anche se ci vorrà almeno un anno per capire se il sistema funziona o meno. Ma allo stesso tempo, con l`appoggio anche dell`amministratore delegato di Generali, , il numero uno dell`Ania ha criticato altri provvedimenti che riguardano il sistema assicurativo e che sono stati presi “nelle stanze dei ministeri“, senza consultazioni: prima di tutto il divieto di monomandato nell`assicurazione danni, che non esiste in altro paese europeo e potrebbe persino danneggiare la concorrenza, e poi la revisione del sistema del bonus/malus. Più che portare benefici, l`effetto per i consumatori potrebbe infatti essere, secondo l`Ania, quello opposto. Forse a fare un pò di chiarezza ci penserà l`Antitrust che proprio ieri per bocca del suo presidente Antonio Catricalà ha annunciato la partenza dell`indagine conoscitiva dell`Antitrust sulla corporate governance di banche e assicurazioni. In attesa però resta il dubbio sulla reale intenzioni delle assicurazioni di calmierare i costi della Rc auto. I consumatori non hanno certo applaudito alle dichiarazioni del numero uno dell`Anie sui ribassi. E hanno trovato validp appiglio alle loro critiche nella denuncia del presidente dell`Isvap, Giancarlo Giannini, secondo il quale “dal primo luglio sono scattati ulteriori incrementi delle polizze particolarmente significativi per i diciottenni del Sud“. Non ci sono stati sconti per nessuno dunque, anzi, secondo il Codacons, negli ultimi 10 anni l`impennata è stata del 135%. Mentre il Movimento difesa del cittadino ha parlato di tagli virtuali. Tfr. I nodi dell`irreversibilità della scelta per la previdenza complementare e del contributo datoriale solo per i fondi chiusi sono arrivati al pettine anche nel corso dell`assemblea dell`Ania. Mentre il ministro Bersani ha giudicato “straordinaria“ l`adesione stimata del 30% alla previdenza complementare, Cerchiai ha chiesto l`applicazione della reversibilità e il contributo delle aziende anche per i fondi aperti e piani pensione individuali. Il numero uno dell`Anie ha giudicato l`impossibilità per il lavoratore di tornare indietro una volta deciso di devolvere il Tfr alla previdenza complementare e il rischio di perdere il contributo del datore di lavoro in caso di scelta di un piano individuale pensionistico (pip) o un fondo aperto, “non nella direzione della concorrenza e dell`interesse del lavoratore“. Condizioni che – ha rincarato – “pesano in misura determinante sulla decisione di non devolvere il Tfr alla previdenza complementare“. La richiesta di modificare il meccanismo di adesione ha trovato l`opposizione da parte della Cgil e della Cisl. E la chiusura è arrivata anche da parte del presidente di Assogestioni, Marcello Messori. A favore si è schierata l`Inps di Gian Paolo Sassi mentre possibilista si è dichiarato il presidente del Covip, Luigi Scimia.

Sezioni: