21 Maggio 2011

Anche il vescovo scende in campo per salvare l’ istituto “Pellegrini”

Anche il vescovo scende in campo per salvare l’ istituto "Pellegrini"
 

Per scongiurare la chiusura dell’ istituto per sordomuti "Tommaso Pellegrini" si mobilita anche il vescovo, Antonio Lanfranchi. A bussare alla sua porta è stato il presidente del Codacons modenese, Fabio Galli, che ha incontrato il vescovo insieme ai rappresentanti del coordinamento "cittadini contrari alla chiusura della Fondazione educatorio per sordomuti Tommaso Pellegrini". Da quanti riferisce Galli «l’ incontro ha permesso ai genitori degli studenti dell’ Istituto di illustrare al vescovo i gravissimi disagi a cui si dovrebbero assoggettare gli studenti con particolare riferimento a quelli non udenti e le relative famiglie che, in alcuni casi, nel tempo, scelsero addirittura di cambiare la casa di residenza, per essere più vicini all’ Istituto stesso». Si è parlato di una integrazione tra i ragazzi non udenti e quelli udenti «che andrebbe buttata alle ortiche anche in considerazione della tempestività con la quale qualcuno vorrebbe chiudere l’ Istituto», fa sapere il numero uno del Codacons. E poi assicura che «il vescovo ha fatto suo il disagio dei genitori presenti e si è fatto carico di organizzare nei prossimi giorni un incontro con il cda dell’ Istituto. All’ incontro parteciperà il Codacons con i cittadini ed una rappresentanza inviata dal vescovo». Più esattamente «l’ oggetto dell’ incontro sarà accertarsi se c’ è la volontà per ricercare una soluzione a brevissima scadenza per spostare di almeno un anno ogni decisione», chiarisce Galli.

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