Anche il ricorso al Tar diventa arancione
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fonte:
- Il Giorno
La Lombardia è già in zona arancione e dunque il ricorso della Regione al Tar del Lazio per cancellare la zona rossa non è stato discusso ieri mattina, come ipotizzato giovedì. «Oggi (ieri, ndr) salterà l’audizione – ha detto di prima mattina l’avvocato Federico Freni, legale di Palazzo Lombardia – perché è stata ottenuta la riclassificazione e quindi abbiamo perso l’interesse alla misura cautelare». Ma il ricorso non sarà del tutto archiviato, aggiunge Freni: «Il nostro interesse adesso è quello di accertare la verità dei fatti relativi ai dati sull’emergenza Depositeremo i documenti, entro questa settimana proporremo motivi aggiunti al ricorso. Non ci sarà, però, alcuna richiesta cautelare». In sostanza: nessuno rinuncia a nulla, il processo nel merito va avanti ma si terrà con i tempi della giustizia amministrativa. Ci vorranno quindi almeno un paio di mesi prima di arrivare a una conclusione. Il presidente della Regione Attilio Fontana, intanto, con un post su Facebook smentisce che la email privata scritta dal direttore generale al Welfare lombardo Marco Trivelli al presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro, resa nota dal Tg3 rappresenti la prova che la Regione ha rettificato i dati sui contagiati: «Ma scusate, è una settimana che lo diciamo. Abbiamo chiesto il ricalcolo per uscire dalla zona rossa dal primo momento. Dov’è la notizia?». Di prima mattina i governatori della Lega, con una nota, si sono schierati con Attilio Fontana e chiedono insieme a lui al Governo «di modificare il sistema di valutazione su colore delle regioni e di smetterla di incolpare la Lombardia». Nelle more di questa battaglia, chi non ha perso tempo è stato il Codacons che ha annunciato l’intento di depositare un formale atto di costituzione «in favore non solo dei commercianti della regione, ma anche dei cittadini, palesemente danneggiati da un provvedimento che ha portato a misure, limiti e divieti errati e che hanno avuto effetti sulla vita quotidiana dei residenti». È stato inoltre annunciato che, non appena la giustizia amministrativa si pronuncerà definitivamente sul ricorso della Regione Lombardia, sarà proposta un’azione risarcitoria collettiva in favore dei commercianti lombardi «che hanno subito un danno economico dalle chiusure imposte con la zona rossa, danni che ammontano a 200 milioni di euro solo per la città di Milano». «Nella lite tra Regione e Iss spiega il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli – ad andarci di mezzo sono i cittadini lombardi, ingiustamente colpiti dai limiti previsti dalla zona rossa con effetti diretti sulla loro vita. Col nostro intervento al Tar vogliamo capire di chi siano le responsabilità dell’errore per poter poi procedere legalmente verso i colpevoli per il ristoro dei danni prodotti. La legge non prevede la possibilità di avviare una formale class action contro la pubblica amministrazione, ma è possibile intentare attraverso il Codacons un’azione collettiva per conto di tutti gli esercenti danneggiati dalla zona rossa, e chiedere 20mila euro di risarcimento ad esercizio».
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