ANCHE I PRETI SI VENDONO ALLA PUBBLICITA?!
IL CODACONS SI RIVOLGE ALLA PROCURA DI ROMA E AL TRIBUNALE DELLE ANIME DEL VATICANO
Il malcostume di affiggere cartelloni pubblicitari su palazzi e monumenti, approfittando di impalcature per lavori che in realtà non verranno mai effettuati, non risparmia nessuno.
Infatti anche una Chiesa è caduta in tentazione ed ha ceduto al richiamo della pubblicità, e probabilmente anche a quello dei soldi.
Infatti la Chiesa di San Giacomo, sita in Roma sul Lungotevere Farnesina (nota via con grande afflusso di automobili), è coperta in parte da un mega cartellone pubblicitario con tanto di illuminazione, che rende la reclame ben visibile a coloro che in auto percorrono il Lungotevere. Il meccanismo è semplice. Con la scusa di lavori di ristrutturazione vengono installate le impalcature, e su di esse si appongono i mega cartelloni; periodicamente le reclames vengono cambiate. Ovviamente i lavori non iniziano o vanno assai a rilento: più tempo la pubblicità resterà affissa, più soldi dovranno essere versati da chi vorrà pubblicizzare il proprio prodotto.
Già i cartelloni sui palazzi erano di cattivo gusto, commenta il CODACONS, ma addirittura ritrovarseli anche sulle Chiese rappresenta quasi un sacrilegio. E pensare che i fantomatici lavori sarebbero iniziati il 17 giugno del 2002!
Per questo l?associazione ha presentato un esposto alla Procura di Roma e al Tribunale delle Anime del Vaticano, in cui si chiede di far luce su tale situazione e rimuovere sia il cartellone pubblicitario, che le impalcature, visto che i lavori di ristrutturazione sono nella realtà inesistenti.
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