Anche a Roma la Procura indaga sui test
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fonte:
- Il Sole 24 Ore
ROMA Un`inchiesta per abuso d`ufficio sullo scandalo dei test d`ingresso.Il fascicolo è stato aperto dalla Procura di Roma in seguito all`esposto presentato giovedì scorso dall`Udu, l`Unione degli universitari (si veda “Il Sole-24 Ore“ di ieri), che ha raccolto oltre 300 segnalazioni di irregolarità nelle prove di ammissione alle facoltà di Medicina e Chirurgia. Le denunce dei candidati – raccolte in un dossier – sono giunte da oltre 30 atenei di quasi 25 città italiane. L`indagine, che ipotizza il reato di abuso d`ufficio,è stato aperta dal procuratore Giovanni Ferrara ed è, al momento, contro ignoti. “Auspichiamo che si faccia luce sui fatti più gravi – ha detto Michele Bonetti, l`avvocato che ha presentato l`esposto per conto dell`Udu – come la manomissione dei test, la consegna di buste già aperte e la presenza nelle aule di persone totalmente terze, presenti solo per favorire alcuni candidati “. Bonetti sottolinea che, in alcuni casi, è stata denunciata la presenza agli esami “non solo di medici, ma anche di soggetti che già avevano superato il test di ammissione lo scorso anno“.
Intanto, sempre a Roma, il Tar del Lazio accoglie il ricorso di alcuni studenti, patrocinati dal Codacons, contro l`aumento delle tasse dell`università Roma Tre.I giudici amministrativi hanno sospeso la delibera con la quale il 28 marzo 2006 il Cda dell`ateneo aveva disposto l`incremento delle tasse d`iscrizione, ritenendo “impossibile verificare“ se l`aumento sia stato preceduto da un “puntuale lavoro istruttorio da parte della commissione di bilancio dell`università capitolina “. Una delle contestazioni avanzate dal Codacons fa riferimento al fatto che “nella delibera impugnata sono state istituite ben 56 fasce di reddito, contro le 4 fasce in vigore e applicate in molte altre università, dove – aggiunge l`associazione dei consumatori – il numero di fasce di reddito non risulta mai superiore a 12“. “Ora gli studenti – ha commentato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – potranno pagare la prossima rata diminuendola degli illegittimi aumenti che il Tar ha sospeso“.
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