Amsa: 10 milioni per l’ emergenza neve
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fonte:
- Corriere della Sera
Il Pd chiede trasparenza sui conti. "Troppi disagi, è stato uno spreco". Dal Codacons esposto sulle buche.
DA CORRIERE.IT
MILANO – Una nevicata di soldi. Un milione di euro, per la precisione, ogni tre centimetri caduti.
Primo bilancio della prima nevicata stagionale. Quello di Amsa, dopo i 26 centimetri di neve caduti tra il 21 e il 22 dicembre scorsi, è di nuovo in rosso. Dopo il salasso di gennaio, l’ inverno torna a batter cassa: altri dieci milioni per salare e ripulire le strade imbiancate.
Nel deserto di appuntamenti istituzionali a Palazzo Marino si convoca in tutta fretta una Commissione consiliare per fare il punto sulla gestione dell’ emergenza neve.
Non ci sono assessori, ma in compenso davanti ai consiglieri comunali si affacciano i manager delle società ex municipali: Atm, Sea, Serravalle e appunto Amsa. Salatura e poi lamatura.
Oltre ai 2.500 spalatori manuali assoldati per ripulire le strade. Da gennaio, con la maxi-nevicata dell’ Epifania, a dicembre sono venticinque i milioni di euro persi in neve.
Tanti, troppi, secondo diversi consiglieri d’ opposizione. Marco Cormio, del Pd, è il più deciso nel chiedere chiarezza e trasparenza sui conti. "Il problema è il contratto di servizio troppo oneroso.
Bisogna rivedere qualcosa", dice. La "difesa" è affidata al direttore generale della società di via Olgettina, Salvatore Cappello: "Noi sul servizio neve non guadagniamo neanche un euro.
I conti poi sono tutti certificati, documentati fino all’ ultimo centesimo". La voce più onerosa, due terzi circa del budget complessivo, è quella relativa alle ditte a cui viene appaltato il lavoro.
"Quest’ anno, rispetto alla sperimentazione di gennaio, ha funzionato molto bene il sistema di localizzazione satellitare dei mezzi.
Ogni camion è stato dotato di un apparecchio in grado di comunicare dove si trovava e cosa stava facendo". A gennaio scorso, in effetti, fu vero caos. A Palazzo Marino anche l’ opposizione ammette i progressi. Le critiche più velenose arrivano semmai contro la Serravalle, la società che gestisce (anche) le tangenziali milanesi. "Si tratta di una concessionaria che incassa pedaggi. Sarebbe lecito attendersi un intervento più sostanziale nella pulizia della strade", dice per esempio Fabrizio De Pasquale (Pdl).
Che all’ amministrazione spedisce invece un suggerimento: istituire un numero verde ad hoc per garantire in tempo reale le necessarie informazioni ai milanesi alle prese con i disagi da neve.
A Palazzo Marino c’ è chi punta il dito contro l’ assenza dei vigili urbani nell’ odissea del rientro (Raffaele Grassi, Italia dei Valori) e chi contro Aler, "colpevole" di non aver pulito i marciapiedi davanti agli stabili popolari (). Carlo Montalbetti (Milano Civica) mette invece nel mirino le Ferrovie. "La città ha fatto una pessima figura per colpa della stazione Centrale.
Mi sarei aspettato che il sindaco Moratti scrivesse una lettera ai responsabili del disastro per chiedere quantomeno spiegazioni". Dopo la neve, sulle strade sono spuntate le buche.
Sempre di ieri la notizia che il Codacons sul tema presenterà un esposto alle principali procure della Lombardia.
"Nessuno si è degnato di uscire a sistemarle, costringendo chi doveva circolare nelle giornate di Natale e Santo Stefano a pericolosissimi slalom tra vere e proprie voragini in cui molte auto sono precipitate".
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