Ambulanza della morte, il 24 la decisione sul processo
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fonte:
- La Sicilia
Nell’ aula “Serafino Famà”, davanti al Giudice per l’ udienza preliminare, Giovanni Cariolo, del Tribunale di Catania, approda il caso della “ambulanza della morte”. C’ è la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero, Andrea Bonomo, nei confronti di due imputati, accusati di omicidio volontario, oltre che di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Si tratta di due adraniti: Davide Garofalo, attualmente rinchiuso nel carcere di “Bicocca”, e di Agatino Scalisi, che si trova a piede libero. Sarebbero loro, secondo la Procura di Catania, gli ambulanzieri che, nel tragitto dall’ ospedale a casa, all’ interno di un’ ambulanza privata (nulla a che vedere, dunque, con il servizio del 118), avrebbero ucciso pazienti terminali, tutti biancavillesi, con iniezioni di aria nelle vene. Lo scopo? Accaparrarsi i relativi funerali ed avere una “ricompensa” di 200-300 euro dall’ agenzia di pompe funebri con la compiacenza dei clan di Adrano e Biancavilla. Contestati quattro omicidi, tre a carico di Garofalo e uno a carico di Scalisi. Nell’ udienza di ieri avanzate le richieste di costituzione di parte civile. L’ assenza che non è passata inosservata è stata quella dei familiari delle presunte vittime. Un bruttissimo segnale. A parte il figlio e il genero di una delle persone che sarebbe stata uccisa in ambulanza, nessun altro parente si è presentato al Tribunale. Ad avanzare la costituzione sono stati, invece, l’ Asp di Catania, il Comune di Biancavilla, il Codacons e l’ associazione antiracket ed antiusura “Libera Impresa”. Agli imputati viene contestato pure, infatti, il reato di estorsione, ai danni dell’ agenzia funebre Arena, i cui titolari, Orazio con i figli Giuseppe e Luca, figurano tra le parti offese, che hanno chiesto di partecipare al processo. Le decisioni del giudice sono attese per il 24 ottobre.Vittorio Fiorenza.
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