Ambulanti abusivi, il Codacons attacca l’assessore Picarella

Abusivismo commerciale, terreno di scontro politico. A denunciare la presenza di venditori abusivi di merce contraffatta nella zona di San Leone ed al viale della Vittoria, ad Agrigento, è il vice presidente provinciale del Codacons, Giuseppe Di Rosa, che ha tirato in ballo l’assessore Francesco Picarella, con il quale ha condiviso la campagna elettorale per l’elezione del sindaco Franco Miccichè. Di Rosa denuncia: «Di buon’oraora, oggi (ieri ndr), siamo stati a San Leone, località balneare che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di tutta la Provincia, ed al viale Della Vittoria, simbolo della Agrigento bene da mezzo secolo. Ebbene, entrambe le zone pullulavano di venditori abusivi di merce contraffatta di dubbia provenienza». Ed incalza l’assessore Picarella: «Ci siamo rivolti a lei più e più vol-te, ci siamo messi a disposizione in quanto associazione a difesa del consumatore e del territorio, le abbiamo chiesto se davvero vuole contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale (lo sventolava quando dovevano nominarla assessore). Ci siamo messi a disposizione per trovare una alternativa a questa gente». Di Rosa propone: «Creiamo un bazar di merce proveniente dai loro paesi, un bazar in regola dove si possa vendere tutto tranne merce di dubbia provenienza. Noi siamo pronti ad un incontro, per programmare assieme, una vera lotta, ai mercati abusivi di merce contraffatta, una vera lotta che ti porta a vincere una guerra e non una battaglia, si studia, si programma, si organizza e si porta a compimento chiedendo l’ausilio del Prefetto e di conseguenza del nucleo interforze, non basta parlare, pubblicizzare, mettere delle transenne,e dare la colpa agli altri o alla carenza di personale». L’idea di realizzare un bazar che potrebbe essere aperto anche ai commercianti agrigentini potrebbe diventare oggetto di discussione politica. Ma l’assessore Francesco Picarella non intende replicare a Giuseppe Di Rosa. E si limita a dire:«Di Rosa ha sbagliato bersaglio. Non è il mio assessorato che si occupa di questo».