Altri sette positivi in Salento I medici: «Regole infrante» Stasera in 2mila per Sinclair
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fonte:
- Corriere del Mezzogiorno
bari Altri dieci positivi al Covid-19 in Puglia, dei quali sette proprio nel Salento, dove la paura per la ripresa dei contagi (27 in una settimana) e le preoccupazioni della gente hanno già spinto i sindaci dei comuni interessati dal festival itinerante de «La Notte della Taranta» a chiedere ed ottenere l’ annullamento degli eventi di musica popolare. L’ ultimo bollettino epidemiologico della regione Puglia e della Protezione Civile aggiorna a 4.406 il numero dei casi di positività al Sars-Cov-2 scoperti dall’ inizio della pandemia: di questi 92 sono gli attualmente positivi. Oltre a registrare l’ incremento dei casi – 7 nel Leccese, 2 nel Foggiano ed 1 nel Barese – il report segnala anche l’ aumento di due persone ricoverate in ospedale. Fortunatamente, nessun nuovo decesso. Come già accaduto nei giorni scorsi, la Puglia continua ad «importare» casi di Covid-19 di gente rientrata dall’ estero, ma non mancano i focolai. Uno di essi è divampato proprio nel tacco d’ Italia, dove un cardiologo di Carpignano Salentino ha innescato una serie di contagi, infettando anche un bimbo di tre anni e sul caso «indaga» l’ Ordine dei Medici. Il dg dell’ Asl di Lecce Rodolfo Rollo assicura che si tratti di un «focolaio già individuato e messo sotto controllo», che si sta circoscrivendo con l’ estensione dell’ indagine epidemiologica, finalizzata a tracciare tutti i contatti avuti dal medico. Escludendo i contagi «importati», in cui i pazienti risultano sintomatici, a cosa può essere dovuta la ripresa dei casi degli ultimi giorni nel tacco d’ Italia? Il dottor Donato De Giorgi, presidente dei Medici di Lecce, non ha dubbi: il venir meno delle più basilari norme di prevenzione. «Siamo stati facili profeti nel dire che sarebbe accaduto. L’ attuale ripresa è di certo legata al mancato rispetto delle norme anti-Covid, per il quale oggi ci si affida al civismo della gente. Ogni giorno, però, vediamo distanze di sicurezza non rispettate per le strade e sulle spiagge, eventi che ci lasciano perplessi e discoteche piene: rischiamo che il prezzo da pagare diventi rilevante. La gente è convinta che il virus sia sparito, ma non è mai andato via e, anzi, siamo convinti che da qui a due, tre mesi ci sarà una nuova recrudescenza». Continuare ad evitare gli assembramenti, dunque. Stasera a Gallipoli, però, alla discoteca Praja sarà ospite il famoso dj francese Bob Sinclair, un evento da facile «sold-out» e per il quale non potranno essere venduti più di duemila biglietti. Il Codacons aveva chiesto al prefetto di Lecce di sospendere la serata, ma anziché lo stop è giunto il via libera. Proprio sulle discoteche, De Giorgi ha aggiunto che andrebbero evitate certe situazioni e che «potrebbe esserci attività in discoteca solo dopo avere sottoposto tutti a tampone rapido, o comunque a test sierologico che dica qualcosa sulla loro storia immunitaria». Il presidente dei Medici della provincia di Lecce mette in guardia e predica prudenza: «Se dovesse scoppiare un maxi focolaio nel Salento – continua De Giorgi – ho paura che, anche se pronti, possano arrivare risposte non adeguate: in primis perché non abbiamo sviluppato alcuna immunità di gregge e poi perché il nostro sistema sanitario è sempre in bilico. È per questo che invito alla prudenza. Anzi, il mio è proprio un accorato appello».
claudio tadicini
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