Altri 3 morti in montagna
-
fonte:
- La Sicilia.it
Altre tre vite spezzate dalla montagna. Altre tre disgrazie che vanno ad aggiungersi al pesante bilancio degli incidenti mortali avvenuti in quota durante questa estate: da giugno hanno perso la vita in montagna 34 persone, 20 solo dal 6 luglio. Proprio ieri sono stati celebrati i funerali di una delle vittime più giovani, Angelo Dell’Oro, il ragazzo di 16 anni morto sabato mentre cercava funghi sui monti del Lecchese con un amico ancora ricoverato in gravissime condizioni. Le tre vittime di ieri sono Rudolf Merker, un’escursionista svizzero di 60 anni; Luisa Vissola, 73 anni, di Milano; Bernd Stolpe, turista tedesco di 41 anni. Ieri mattina in Valtellina il corpo di Merker è stato recuperato a 2.800 metri di altezza sul sentiero Roma al Passo Camerotto, in Valmasino. La salma è stata ricomposta nella camera mortuaria dell’ospedale di Morbegno. Appartiene invece a Luisa Vissola il corpo recuperato nella tarda mattinata dal nucleo Speleo alpino fluviale dei vigili del fuoco in un burrone a Curiglia con Monteviasco, nei pressi di Luino (Varese). La donna sarebbe caduta, probabilmente per un malore, durante un’escursione nei sentieri boschivi della Val Veddasca. Con lei c’erano il marito e un’amica, che hanno prontamente allertato il 118. I volontari del 118 e i vigili del fuoco hanno recuperato il corpo dal dirupo profondo circa 300 metri. La terza vittima della tragica mattinata è Bernd Stolpe, turista tedesco di 54 anni, morto ieri mattina poco dopo le 11 sull’Alta via Meranese, in Alto Adige. L’uomo ha perso l’equilibrio mentre stava percorrendo il sentiero «Hans-Frieden-Weg», alcune centinaia di metri dopo il rifugio Gasthof Steinegg, precipitando nel vuoto per circa 150 metri. Pesante il bilancio delle tragedie a luglio e agosto: 34 morti. A perdere la vita sono stati soprattutto turisti stranieri e cercatori di funghi. E il Codacons si chiede «quanti morti tra gli escursionisti ci dovranno ancora essere prima di rendersi conto che è necessario arginare questa escalation con un’apposita legge». Il Codacons insiste nel chiedere, oltre ad una campagna informativa sui rischi connessi alla montagna, una modifica della legge 363 sulle norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo: per l’associazione andrebbe estesa anche alle scalate.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- VIAGGI & TURISMO
-
Tags: alto adige, angelo dell'oro, attrezzature, bernd stolpe, bilancio, capanna allievi, casco, corda, cordate, curiglia, discesa, disgrazie, ecrins, escursioni, escursionista, Estate, fatalità, fondo, funerali, gasthof steinegg, hans-frieden-weg, Incidenti, innominata, legge, legge 363, luinio, luisa vissola, monte bianco, monte rosa, monteviasco, passo camerotto, passo giovo, Patentino, Procura, quota, rifugio gianetti, rudolf merker, scalata, scalate, scarponi, sport invernali, valmasino, valtellina, Varese, via meranese, vittime