18 Aprile 2010

Altra stangata per le famiglie: in 5 anni tariffe in volo del 15%

Dalle poste ai pedaggi autostradali, dai trasporti alla Rc auto: è boom di rincari per le tariffe. Spinta dalla ripresa dell?economia e dall?aumento dei prezzi di petrolio e materie prime, l?inflazione ricomincia a salire ma resta sotto controllo, mentre le tariffe pubbliche schizzano del 3,9% anno su anno. E l?aumento registrato nel 2009 porta l?incremento complessivo delle tariffe pubbliche negli ultimi cinque anni al 15%, cinque punti percentuali in eccesso rispetto al tasso ufficiale di inflazione. E’ questo il quadro tratteggiato dall?Osservatorio «Prezzi e Mercati» di Indis, Istituto dell?Unioncamere specializzato nella distribuzione. I rincari sono abbastanza diffusi ma riguardano in particolare i prezzi dei servizi amministrati localmente, che in media segnano un aumento cumulato di oltre il 20%. Tra questi si segnalano i rincari del 30% per i rifiuti solidi urbani e l?acqua potabile. A livello nazionale, le tariffe postali sono rincarate di circa il 13%, i pedaggi autostradali di circa il 15%, i biglietti ferroviari del 26% e i trasporti marittimi di oltre il 38%. Il prezzo dei servizi finanziari (+89,9%), comparto nel quale rientrano anche quelli bancari, viaggia a un ritmo doppio rispetto a Eurolandia, dove l?aumento è del 43%. Ancora più pesante la stangata della Rc auto: dal 1996 al 2009 i prezzi delle assicurazioni in Italia sono aumentati del 131,3%, contro il +35,3% della zona euro. Lo certifica il Dipartimento del Tesoro del ministero dell?Economia che in uno studio relativo al dicembre 2009 confronta i cinque maggiori Paesi europei. L?unica voce in calo dal ?96, secondo lo studio, è quella delle Tlc (-31,1%) mentre a sorpresa gli aumenti dei carburanti sono al di sotto della media Ue: i prezzi di benzine e lubrificanti in Italia, nel periodo in esame, sono aumentati del 36,1% contro il 54,9% dell?area euro (ma nel Regno Unito il rincaro è stato addirittura del 98,4%). E i consumatori ripartono all?attacco: per il Codacons i dati dimostrano come «l?Italia sia la maglia nera d?Europa», mentre Adusbef e Federconsumatori chiedono un intervento del governo.

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