3 Aprile 2014

Alt alle “multe social” con denunce via Twitter “Le può fare solo il vigile”

Alt alle “multe social” con denunce via Twitter “Le può fare solo il vigile”

IL CASO PAOLO BOCCACCI E FLAMINIA SAVELLI LE MULTE a colpi di cinguettii? Arriva l’ altolà dell’ Avvocatura comunale. Mai i vigili potranno fare una contravvenzione solo sulla base di una denuncia, anche circostanziata, con tanto di targa, o di una fotografia, mettiamo di una auto posteggiata in seconda fila. Sarà sempre necessaria la verifica di una guardia municipale che attesti l’ infrazione sul posto. A chiedere chiarimenti era stato lo stesso comando dei vigili, anche per capire il limite nell’ uso dei “cinguettii”, magari corredati da uno scatto con data e ora. E gli avvocati del Campidoglio, che si pronunciano dopo una nota del Ministero dei Trasporti, sono stati tranchant. Così ieri mattina a tutti i comandi è arrivata una direttiva interna, firmata dal vice comandante Diego Porta, in cui si specifica che sul posto deve essere presente un agente che verifichi l’ illecito e che contesti la multa. Insomma la “contravvenzione social”, da Grande Fratello, è fuori legge. Anche per problemi di privacy. Chi vorrebbe vedere la propria macchina parcheggiata in modo disinvolto fotografata, con tanto di targa, sui tweet che arrivano al Comandante del Corpo Clemente o all’ account della munici- pale, che sono di libero accesso da parte di chiunque? Nessuno. E allora i paletti posti dall’ Avvocatura valgono come messaggio per quei romani che denunciano trasgressioni al codice della strada. Ma non solo: semmai qualcuno al Comando dei vigili avesse mai pensato di cominciare ad utilizzare tout court le foto inviate con twitter, l’ idea deve essere rimessa accuratamente nel cassetto. E forse, all’ inizio della sperimentazione, qualche errore è stato fatto. «Questa direttiva chiarisce e mette nero su bianco» afferma Marco Milano, segretario Ugl «come ci si dovrà comportare anche in futuro. Appena l’ iniziativa è partita infatti sono state inviate sanzioni senza mandare sul posto la pattuglia, come è accaduto per esempio all’ ex X gruppo, al Tuscolano. Tra queste anche quella ad un avvocato che ha impugnato la multa presentando ricorso. Nel corso del tempo il comandante stesso ha dato poi ordine di inviare agenti sul posto. Dunque questa nota dell’ avvocatura comunale è un’ ulteriore prova, per noi sindacati, che per utilizzare questo sistema vanno applicate comunque delle regole e che i cittadini non possono sostituirsi al vigile ». E pensare che se si va su “twitter. com/PLRomaCapitale”, si assiste in diretta a un diluvio di denunce dalla strada, con tanto di risposte, di ringraziamenti e di rassicurazioni del tipo «manderemo una pattuglia ». Ecco le ultime in ordine di entrata. Matteo Co94 cinguetta a @raffaeleclement: «Via Papiria, dal civico 6 al civico 79 macchine sul marciapiede a spina di pesce anziché in fila». E ottiene un «grazie della segnalazione». Una Tiddiv: «Largo Valsolda, macchine parcheggiate come al solito sul parcheggio dei motocicli». Un Mario Rossi: «Auto in sosta vietata su via Felice Giordano dal civico 2 al 10 rendono la strada a senso unico alternato». Zioproto: «Piazza dei Siculi. Macchine parcheggiate in mezzo alla strada». Con risposta: «Pattuglia Hotel 8 ha sanzionato i veicoli in sosta irregolare ». Fino a: «Via dell’ Aeroporto dal civico 79 al 160 macchine in doppia fila ambo i lati». Il primo bollettino sulle “multe social” era arrivato a metà febbraio direttamente dal profilo twitter del comandante Clemente. Da dicembre, in due mesi, erano stati 3686 i «cinguettii» dei follower con foto in allegato che segnalavano infrazioni soprattutto per auto parcheggiate in divieto di sosta e in doppia fila. Di queste, 964 erano state verificate e per 588 era scattata la sanzione amministrativa. Le strade più bersagliate? Viale Angelico, Lungotevere, via Flaminia, via Salaria e l’ area di villa Borghese. Ancora: la via Tiburtina, via Cilicia, via Alba Longa e i quartieri Monte Sacro e della Vittoria. E nelle ultime due settimane gli interventi si erano registrati anche nelle zone più periferiche: 6 le rimozioni per divieto di sosta sulla via Laurentina, 7 in via di Tor Bella Monaca e 13 tra la via Portuense e il quartiere Ostiense. Il Codacons aveva attaccato l’ iniziativa: «Il sistema di twitter è fumo negli occhi, una misura utile ma largamente insufficiente». Mentre il comandante Clemente aveva già più volte chiarito che «è solo uno strumento in più nelle mani della polizia municipale per rendere la città più sicura. Non permetteremo mai che un cittadino si sostituisca a un nostro agente, ma queste segnalazioni ci aiutano ad avere un occhio in più sulle strade della città». E l’ iniziativa potrebbe presto diventare anche un’ applicazione per i cellulari di ultima generazione. Il progetto sarebbe stato già proposto. Di fatto la nuova funzione permetterebbe ai romani di inviare le segnalazioni direttamente alla centrale operativa della polizia municipale e quindi migliorare ulteriormente i tempi di intervento. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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