ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA: PER I GIUDICI ITALIANI RISARCIBILI I DANNI CAUSATI DA MALTEMPO
CODACONS APRE LA STRADA AD AZIONI RISARCITORIE CONTRO ISTITUZIONI ED ENTI LOCALI A FAVORE DI CITTADINI E AZIENDE DELL’EMILIA ROMAGNA
ECCO COSA STABILISCE LA CASSAZIONE SUL FRONTE DEGLI INDENNIZZI. DOMANI WEBINAR CON LEGALI ED ESPERTI PER ILLUSTRARE LE POSSIBILI AZIONI RISARCITORIE
Per i tribunali italiani i danni materiali causati da maltempo, esondazioni e alluvioni sono risarcibili, e la pubblica amministrazione può essere condannata non solo a indennizzare i soggetti danneggiati, ma anche a realizzare opere volte a tutelare il territorio e i cittadini. Lo ricorda il Codacons, che in queste ore sta studiano le azioni legali da intraprendere a tutela della popolazione e delle aziende dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione che ha devastato la regione.
La Cassazione Civile a Sezioni Unite ha stabilito che la non osservanza da parte della P.A. – nella gestione e manutenzione dei beni che appartengono ad essa – delle regole tecniche o di quelle di diligenza e prudenza, può essere denunciata dal privato cittadino dinanzi al Giudice Ordinario. E questo non solo se la domanda è diretta a conseguire la condanna dell’amministrazione al risarcimento del danno patrimoniale, ma anche laddove si voglia conseguire la condanna ad eseguire opere di messa in sicurezza. La Corte (sentenza n. 26108/2007) – esprimendosi su una causa nella quale alcuni proprietari di un fondo, in seguito a ripetute e pregiudizievoli esondazioni sui propri terreni, avevano convenuto in giudizio il Comune affinché fosse condannato – ha infatti affermato la giurisdizione del Giudice Ordinario, oltre al risarcimento dei danni patrimoniali patiti, altresì all’esecuzione delle opere necessarie ad ostacolare la ricorrente fuoriuscita delle acque.
In relazione alla circostanza per cui un determinato evento dannoso può essere riconducibile a volte a cause naturali e a volte a cause umane, le Sezioni Unite della Cassazione affermano che, in questo caso, il giudice procede all’attribuzione in percentuale delle rispettive responsabilità e tiene conto di ciò per il consequenziale obbligo al risarcimento del danno (Cassazione civile sez. un. – 21/11/2011, n. 24408).
Risale poi al 2021 una sentenza del Tribunale Regionale delle Acque pubbliche in funzione presso la III Sezione Civile della Corte d’Appello di Milano con la quale si accerta la responsabilità del Comune di Milano e della Regione Lombardia per i danni occorsi ad un veicolo di proprietà della ricorrente conseguentemente all’esondazione del fiume Seveso, avvenuta il 15 novembre 2014. Il Comune e la Regione sono responsabili, ex art 2051 c.c., per non aver adottato le misure necessarie ad evitare l’evento dannoso, o per lo meno idonee a limitare il prodursi dei danni.
Anche il Tribunale ordinario di Roma, sez. II, n. 17794 del 19/09/2011, ha stabilito che di fronte ad alluvioni ed esondazioni causate dalla sovrabbondanza di pioggia, tali da aver reso irrealizzabile il raccolto dei campi coltivati, è responsabile il Consorzio che avrebbe dovuto sorvegliare sul funzionamento dell’impianto di smaltimento di deflusso delle acque, poiché dei danni subiti dalle cose in custodia è responsabile chi era preposto a vigilare su di esse.
Proprio le possibili azioni legali da intraprendere per far ottenere a cittadini e aziende dell’Emilia Romagna il giusto risarcimento per i danni subiti, saranno al centro di un incontro sul web organizzato dal Codacons per domani 24 Maggio alle ore 18:00, dove legali ed esperti risponderanno alle domande dei cittadini e dei titolari di piccole attività, fornendo tutte le informazioni utili per far valere i loro diritti.
Per iscriversi al webinar: https://register.gotowebinar.com/register/1958683639067168351
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