Allerta meteo, il Codacons insorge
- fonte:
- Il Quotidiano del Sud
L’ALLERTA meteo arancione prevista per lunedì 25 e martedì 26 ottobre, emessa dalla Protezione civile, che ha interessato anche il territorio comunale di Vibo Valentia, ha spinto il sindaco Maria Limardo alla decisione di chiudere le scuole di ogni ordine e grado a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Il provvedimento non ha, però, trovato tutti d’accordo e ha sollevato alcune critiche, come quelle espresse dal Codacons della città capoluogo, guidato da Claudio Cricenti, che si è domandato se la prevenzione possa consistere proprio e solo in questa chiusura scolastica: «È davvero corretto – ha dichiarato Cricenti – necessario e sufficiente che si sacrifichi il diritto all’istruzione di chi ha già patito le conseguenze della pandemia, senza pensare alle famiglie? Prevenzione forse è altro, anche di alternativo; prevenzione è programmazione, è eseguire gli interventi di manutenzione, messa in sicurezza e pulizia; sono questi obblighi da rispettare. Non è chiudendo le scuole – ha aggiunto il responsabile del sodalizio a tutela dei consumatori – senza null’altro altro prevedere, che si fa prevenzione. Eventi naturali e atmosferici sono prevedibili e conseguentemente da affrontare in ottica preventiva al pari del rischio di allagamenti, specie laddove si conoscono le problematiche idrogeologiche del territorio. Prevenzione significa intervenire prima sul problema, salvo non pensare di chiudere per molto tempo le scuole perché l’autunno e l’inverno sono lunghi, ma non è detto che ciò basti». MALTEMPO Il referente Claudio Cricenti punta il dito contro il sindaco Maria Limardo Allerta meteo, il Codacons insorge «Non si può compromettere il diritto allo studio con un’ordinanza del genere» «Non è certo così che si previene il rischio» Appunto per questo il Codacons, preoccupato per la sicurezza di persone e cose che vivono in un territorio considerato già di per sé fragile e così a rischio, ha deciso di chiedere a Regione, Protezione civile e Comune di Vibo valentia di rendere noti gli interventi fatti negli anni e nei mesi precedenti per prevenire i disagi e i problemi ed evitare il ciclico rimando alla chiusura delle scuole, come unico rimedio,edi illustrare i documenti giustificativi di una scelta che non risolve la questione specifica. Quello che si augura e che invita a compiere il sodalizio vibonese è di risolvere per tempo i problemi. «L’ordinanza di chiusura – hanno sottolineato dal Codacons – motiva affermando testualmente: “Considerato che, a causa delle predette condizioni meteorologiche consistenti in forti precipitazioni e temporali, si possono ravvisare difficoltà a raggiungere gli istituti scolastici e gli impianti sportivi in questo Comune da parte del servizio pubblico e dei mezzi privati”. Ma il passaggio più importante manca, ovvero “Preso atto che nessun intervento negli anni è stato adottato a tutela della collettività, del demanio pubblico, della viabilità comunale e della salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza dei cittadini”». Pertanto l’esortazione rivolta alla Regione e alla Protezione Civile per primi e, di conseguenza, al Comune di Vibo Valentia, da parte dell’associazione in difesa dei consumatori e dell’ambiente, è di ricorrere a misure urgenti e straordinarie per garantire la sicurezza nei trasporti, non compromettere il diritto all’istruzione, la serenità e salute anche psicofisica dei bambini, già demoralizzati dal delicato periodo pandemico in cui hanno dovuto avvalersi della Dad, e non arrecare pregiudizi a famiglie e lavoratori. Tutto in funzione del raggiungimento del bene collettivo e pubblico: «Bene che non è – hanno concluso i responsabili Codacons – certamente solo quello delle “responsabilità”, ma quello dei servizi e diritti da garantire e rispettare».
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