15 Gennaio 2008

allarme sulle nevi

Trovati vivi sotto una valanga. Dopo le vittime della montagna dei giorni scorsi, anche quella di ieri ha rischiato di essere una giornata di tragedie sulle nevi: travolta da una slavina mentre sciava fuoripista in Valsesia, una coppia di Aosta è stata salvata in extremis dal soccorso alpino piemontese. Intanto il Corpo forestale lancia l`allarme: il pericolo resta alto su Alpi e Appennini. Quando la valanga li ha travolti, Marco Zaninetti, 33 anni, e Margherita Maggioni, di 35, stavano sciando con altre tre persone in un tratto fuoripista del vallone D`Olen, sotto la punta Zube, nel territorio di Alagna Valsesia (Vercelli), a 2.300 metri di altitudine. A dare l`allarme è stata una guardia alpina che ha visto un`imponente massa di neve abbattersi sui due. La loro salvezza è dovuta alla tempestività dei soccorsi e all`Arva, l`apparecchio ricetrasmittente che consente di localizzare le persone sotto la neve. Sono stati rinvenuti in tempo per evitare che l`incidente si tramutasse in tragedia: uno dei due era già privo di conoscenza. Se la sono cavata con lievi traumi e ricoverati all`ospedale di Borgosesia. Intanto in Svizzera è morto uno sciatore olandese travolto domenica da una valanga nei Grigioni. A causa delle recenti abbondanti nevicate depositate su strati di neve già esistenti e debolmente consolidati, il rischio insomma rimane alto su Alpi e Appennini e il Corpo Forestale dello Stato, in una scala del pericolo da 1 a 5, assegna il grado 4 (pericolo forte) praticamente a tutte le regioni del Nord, dove da oggi sono attese nuove nevicate, e sconsiglia qualsiasi fuoripista. Il distacco di valanghe può avvenire, avverte il servizio Meteomont, “anche solo a causa del passaggio di un singolo sciatore o di un escursionista a piedi“. Un rischio che, secondo Giampiero Maracchi dell`istituto Ibimet-Cnr di Firenze, perdurerà per tutto il mese di gennaio e per buona parte di febbraio. Per motivi di sicurezza, ieri sono stati intanto chiusi al traffico i passi dolimitici Gardena, Pordoi, Valparola, Falzarego, Fedaia ed il Passo Giau e per domani. E mentre le procure di Brescia e di Trento aprono fascicoli di inchiesta per le tragedie di domenica, il ministro Lanzillotta auspica una corsia veloce per il Ddl sulla sicurezza in montagna e il Codacons chiede di chiudere temporaneamente le piste.

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