allarme sulle nevi
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fonte:
- La Nuova Ferrara
Trovati vivi sotto una valanga. Dopo le vittime della montagna dei giorni scorsi, anche quella di ieri ha rischiato di essere una giornata di tragedie sulle nevi: travolta da una slavina mentre sciava fuoripista in Valsesia, una coppia di Aosta è stata salvata in extremis dal soccorso alpino piemontese. Intanto il Corpo forestale lancia l`allarme: il pericolo resta alto su Alpi e Appennini. Quando la valanga li ha travolti, Marco Zaninetti, 33 anni, e Margherita Maggioni, di 35, stavano sciando con altre tre persone in un tratto fuoripista del vallone D`Olen, sotto la punta Zube, nel territorio di Alagna Valsesia (Vercelli), a 2.300 metri di altitudine. A dare l`allarme è stata una guardia alpina che ha visto un`imponente massa di neve abbattersi sui due. La loro salvezza è dovuta alla tempestività dei soccorsi e all`Arva, l`apparecchio ricetrasmittente che consente di localizzare le persone sotto la neve. Sono stati rinvenuti in tempo per evitare che l`incidente si tramutasse in tragedia: uno dei due era già privo di conoscenza. Se la sono cavata con lievi traumi e ricoverati all`ospedale di Borgosesia. Intanto in Svizzera è morto uno sciatore olandese travolto domenica da una valanga nei Grigioni. A causa delle recenti abbondanti nevicate depositate su strati di neve già esistenti e debolmente consolidati, il rischio insomma rimane alto su Alpi e Appennini e il Corpo Forestale dello Stato, in una scala del pericolo da 1 a 5, assegna il grado 4 (pericolo forte) praticamente a tutte le regioni del Nord, dove da oggi sono attese nuove nevicate, e sconsiglia qualsiasi fuoripista. Il distacco di valanghe può avvenire, avverte il servizio Meteomont, “anche solo a causa del passaggio di un singolo sciatore o di un escursionista a piedi“. Un rischio che, secondo Giampiero Maracchi dell`istituto Ibimet-Cnr di Firenze, perdurerà per tutto il mese di gennaio e per buona parte di febbraio. Per motivi di sicurezza, ieri sono stati intanto chiusi al traffico i passi dolimitici Gardena, Pordoi, Valparola, Falzarego, Fedaia ed il Passo Giau e per domani. E mentre le procure di Brescia e di Trento aprono fascicoli di inchiesta per le tragedie di domenica, il ministro Lanzillotta auspica una corsia veloce per il Ddl sulla sicurezza in montagna e il Codacons chiede di chiudere temporaneamente le piste.
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