22 Dicembre 2009

Allarme neve per frutta e verdura

 Prezzi in salita e tanti auguri. Sui banchi dei mercati delle principali città italiane si sono registrati, nel giro di una settimana, rialzi dei prezzi di frutta e verdura compresi tra il 5 ed il 10 %.  E’ quanto rilevato dal Codacons, che ha fatto una propria indagine sulle piazze più importanti d’Italia. Il motivo? Ufficialmente neve e gelo avrebbero influito sui prezzi ma l’associazione di consumatori ribatte, parlando di una vera e propria speculazione. Anzi, per chiarire, la neve è arrivata massiccia ma le merci presenti sugli scaffali sono arrivate ben prima e pagate dai commercianti a prezzi in linea con una situazione "normale".  "Inoltre, chissà perché, sono aumentati pure i prodotti di provenienza estera", aggiunge con amarezza il Codacons, in una sua nota. Che poi prosegue, dicendo che spesso arrivano nuove scuse per calcare la mano sui prezzi, "una volta è la siccità, poi la pioggia, segue la grandine? e ora la neve e le gelate". "La realtà è che nella settimana di Natale la gente acquista solitamente più frutta, per offrire ai commensali una portata più varia, e alcuni negozianti ne stanno approfittando", incalza ancora l’associazione dei consumatori. Che con forza chiede al garante dei prezzi e al ministro dello sviluppo economico Scajola di intervenire subito prima che si inneschi l’ennesimo meccanismo inflativo, e "chiede che sia mandata la Guardia di finanza per multare i negozianti che non espongono la provenienza del prodotto". Un’altra strada sarebbe quella di intervenire per via legislativa, imponendo il doppio prezzo, "ossia stabilire l’obbligo per i commercianti di indicare sia il prezzo al dettaglio che all’ingrosso", "possibilmente con la percentuale di incremento, come si fa in occasione dei saldi".
 

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