6 Novembre 2014

Allarme maltempo e la città si ferma: «Uscite di casa solo se necessario»

Allarme maltempo e la città si ferma: «Uscite di casa solo se necessario»

L’ ALLERTA Allarme rosso, il massimo, almeno per due giorni. E scuole chiuse, oggi 6 novembre, evento che nella capitale, a inizio dell’ inverno, non si ricorda a memoria d’ uomo. Un consiglio per tutti da parte del prefetto e del sindaco: «Evitate spostamenti inutili, uscite solo per lavoro e importanti necessità». E poi: alla larga da «sottopassi viari, scantinati e zone depresse, aree più facilmente soggette ad allagamenti», perché la situazione – è scritto sul sito della Prefettura – «dovrebbe essere eccezionale». NIENTE LEZIONI Il blocco della didattica per gli istituti di ogni ordine e grado, prima delle solite occupazioni, molto in anticipo rispetto alla grande nevicata annunciata per quest’ inverno, è stato deciso nel pomeriggio di ieri scatenando festeggiamenti improvvisati tra gli studenti. Il Centro coordinamento soccorsi presieduto dal prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha ritenuto opportuna, in via precauzionale, la chiusura delle scuole della Capitale e della provincia, dal momento che la Protezione civile parla di criticità rossa per rischio idrogeologico in buona parte del Lazio. Roma si prepara «a una giornata senza precedenti», per usare le parole di Pecoraro e tre anni dopo l’ alluvione del 20 ottobre 2011 che mise in ginocchio la città, corre ai ripari. «Le zone più critiche sono Roma nord e Roma sud ovest, oltre alle consolari e al Gra». Postazioni del Comune saranno in costante collegamento con la sala operativa. Allertate sulle strade tutte le forze dell’ ordine. Anas mobilitata, rafforzati dall’ Atac i presidi nelle metro. Individuate 24 scuole pronte ad accogliere gli sfollati nel X Municipio. La misura della «chiusura delle scuole è stata presa di concerto con Comune, Provincia, Regione e Ministero dell’ Istruzione» avverte il prefetto «con l’ obiettivo di facilitare la mobilità, evitare assembramenti e situazioni di rischio. Io non ho poteri di protezione civile: ho solo fatto presente che è bene chiuderle, spetta ai sindaci emanare le ordinanze». UFFICI PUBBLICI APERTI Il personale scolastico non è invece esentato dal recarsi a scuola, anzi: «E’ invitato a vigilare che gli alunni non entrino in classe e che le famiglie ne siano informate se per caso ancora all’ oscuro». Lezioni sospese alla Sapienza e Roma Tre, regolari a Tor Vergata, «eventuali esami dovranno essere recuperati entro sette giorni», fa sapere il primo ateneo di Roma. La misura precauzionale non vale per gli uffici pubblici, che restano aperti, anche se il sindaco Marino, con un videomessaggio postato su Facebook, fa un appello ai romani: «Vorrei invitare tutte le persone che non ne hanno stretta necessità a limitare l’ uso dell’ auto». Due giorni a rischio per la capitale. Gli esperti della protezione civile parlano di precipitazioni per 100 millimetri, un decimo di quelli che cadono su tutto il territorio regionale in un anno, con una concentrazione possibile di 6-12 centimetri di pioggia in poche ore. Si temono bombe d’ acqua. «Per facilitare la mobilità urbana abbiamo deciso di aprire tutti i varchi Ztl». Per qualsiasi informazione, comunicazione o segnalazione contattare la Sala Operativa al 800854854. Il Municipio Roma I ha aperto due unità di crisi nelle sedi della municipale. SITI ARCHEOLOGICI Chiusi cimiteri e siti archeologici, compresi Colosseo e Fori Imperiali. A preoccupare a Roma sono soprattutto gli allagamenti dovuti al «rigurgito» delle fognature che potrebbero non reggere alla quantità d’ acqua. Attenzione particolare alle linee della metro. «Tutti i vigili saranno in strada – fa sapere Marino – compreso il comandante Clemente e tutti i dirigenti». Sorvegliati speciali i corsi d’ acqua, a cominciare da Tevere e Aniene. A Fiumicino il sindaco Montino ha invitato i residenti a «evitare di dormire nei seminterrati». POLEMICHE La decisione di chiudere le scuole da parte del prefetto ha innescato l’ inevitabile polemica politica, con l’ ex sindaco Gianni Alemanno – criticato durante la sua consiliatura per i disagi causati dal maltempo – che ha sottolineato l’«assenza e l’ inadeguatezza» di Marino al quale si è sostituito «il senso di responsabilità del prefetto». Il Codacons definisce «esagerata» la chiusura delle scuole e invita l’ amministrazione a «pulire i tombini e presidiare i sottopassi». Raffaella Troili © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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