Allarme dei Consumatori: aumenti ingiustificati dei prezzi e delle tariffe
Le monete in euro nelle nostre tasche
Da oggi la distribuzione alle Poste, da lunedì anche nelle banche
MILANO. Da questa mattina le monete in euro saranno distribuite anche in Italia. Le banche sono chiuse, ma sarà possibile acquistare l`ormai famoso sacchetto di monete in tutti gli uffici postali per un controvalore di 25 mila lire. In Francia, il governo ha deciso di affidare ai tabaccai il compito di distribuire, per primi, le nuove monete e l`altra sera a Parigi c`erano le code per acquistare i sacchetti. A mezzanotte erano molti i nottambuli appostati davanti ai bar-tabacchi aperti 24 ore su 24.
Alla Posta centrale di Parigi, aperta giorno e notte, ieri mattina la coda era lunghissima. E in serata alcuni tabaccai hanno detto di aver esaurito le scorte e si sono rivolti alla Banca di Francia. Il problema è semplice: alla zecca francese ci sono stati problemi sindacali e quindi la produzione di monete è stata rallentata. Per questo la Francia avrà bisogno di euro. Il ministro dell`economia ha detto che 100 milioni di monete da 50 centesimi saranno importate dalla Spagna, ma anche l`Italia potrebbe intervenire in auto. Infatti, la Bce tiene, di scorta, solo le banconote. Per le monete metalliche, invece, sono ammessi “rapporti bilaterali“ fra singoli Stati. E l`avvicinarsi del 1º gennaio aumenta il rischio di truffe. Ieri Bankitalia è ancora intervenuta per chiedere la collaborazione dei cittadini. «Tutti dovranno porre la massima attenzione al controllo delle nuove banconote – dice la nostra banca centrale – e tutti dovranno astenersi dall`accettare banconote in euro fino al 1 gennaio. Fino al giorno prima le eventuli banconote in circolazione saranno false o rubate. Sono in aumento le truffe ai danni di persone anziane e indifese».
E la Banca d`Italia ha anche comunicato di aver consegnato, a banche e uffici postali, l`85% delle banconote prodotte. «Sono stati predisposti 15 milioni di pacchetti contenenti, ciascuno, 25 banconote da 5 euro», dice una nota.
100 mila lire in più. Anche la Federconsumatori lancia un allarme. A causa dei rincari, dice, ogni famiglia dal 1 gennaio spenderà 100 mila lire in più al mese. «Aumenteranno i biglietti ferroviari del 4,2% – dice Federconsumatori – e aumentano le tariffe Rc auto fra il 10 e il 30%. Non va meglio per i mezzi pubblici, infatti in alcune città il biglietto sarà portato a 1 euro, con un aumento del 32%. Sono aumentate anche le tariffe dei parcheggi, le commissioni Bancomat e le tariffe dei notai. E dire che il governo vorrebbe contenere l`inflazione all`1,7% nel 2002».
Altre due associazioni di consumatori, Adusbef e Codacons, hanno invece denunciato che, fra ottobre e novembre, 8 negozi su 10 hanno aumentato i prezzi, con incrementi medi fra il 20 e il 40%. Le due associazioni hanno quindi deciso di presentare denunce per «truffa e aggiotaggio» a 102 procure della Repubblica. Le stesse associazioni hanno lanciato una nuova iniziativa. Si chiama “due caffè per un euro“ ed è naturalmente destinata ai bar. L`invito è quello di andare in controdendenza e arrotondare i prezzi al ribasso. Per queste associazioni il cambio lira-euro ha portato a rincari per biscotti, pane all`olio, cinema, quotidiani e biglietti dei musei.
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