ALLARME CODACONS «Funerali, in Italia giro da 3,5 mld l’anno assai diffuso il racket»
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fonte:
- La Sicilia
CATANIA. «Gli abusi nella camere mortuarie scoperte dalla Procura di Caltagirone (che ieri ha tenuto una conferenza stampa nella sede del comando provinciale dei carabinieri alla presenza del procuratore Giuseppe Verzera, del sostituto Alessandro Di Fede, del col. Rino Coppola e del cap. Sergio Vaira) rappresentano una goccia nel mare, perché il fenomeno del racket del caro-estinto è ancora diffusissimo negli ospedali italiani». Lo afferma il Codacons sull’operazione “Requiem” dei carabinieri. «Il business dei funerali – spiega l’associazione di consumatori – raggiunge in Italia quota 3,5 miliardi di euro annui e vede attive nel nostro paese più di 5.000 imprese funebri.Un giro d’affari enorme che fa gola a soggetti senza scrupoli, avvoltoi pronti a pagare profumatamente infermieri e medici per avere in tempo reale i nominativi dei deceduti, o a mettere in atto comportamenti illegali per sabotare la concorrenza, sfruttando la situazione di sofferenza e confusione dei parenti dei defunti per offrire servizi funebri a tariffe maggiorate rispetto ai prezzi di mercato. In base ai calcoli del Codacons, infatti,i funerali con tangente incorporata costano mediamente il 30% in più rispetto ai costi medi dei servizi funebri». Il Codacons chiede di «estendere i controlli in tutti gli ospedali italiani,al fine di stroncare le collusioni tra pompe funebri, infermieri e camere mortuarie»,e invita «i parenti dei defunti a non accettare mai l’offerta di agenzie che si presentano e offrono servizi senza essere state esplicitamente chiamate». «Anche in queste si-tuazioni drammatiche occorre avere il sangue freddo per dire un “no” deciso.
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