Allarme Assopetroli: così il Paese si ferma
«Se per finanziare la riforma della Protezione Civile il governo intende varare un nuovo aumento fino a 5 centesimi al litro delle accise sulla benzina noi siamo i primi a dire che questo esecutivo ha deciso di fermare il Paese e con esso l’ economia. Ci opponiamo fermamente a questo modo di procedere». Ad affermarlo è Franco Ferrari Aggradi, presidente di Assopetroli Assoenergia che rappresenta le oltre 1000 imprese del settore. Per la Figisc-Anisa, l’ associazione dei gestori che aderisce a Confcommercio la decisione del governo è «inaccettabile» e servirebbe invece un «calo del carico fiscale». Protestano anche i consumatori. Il Codacons ha calcolato che il nuovo aumento, definito «folle», costerebbe 73 euro annui ad automobilista. CROLLO DEI CONSUMI. Secondo la banca dati del Centro Studi Promotor GL events il primo trimestre 2012 si chiude con un calo dei consumi di benzina e gasolio del 9,3% e con un aumento della spesa del 10,7%, dovuto a un incremento del gettito fiscale del 19,9% e a un aumento della componente industriale dell’ 1,7%.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- ECONOMIA & FINANZA