ALLARME: ARRIVA L’INFLUENZA CHE SARA’ SICURAMENTE PIU’ PERICOLOSA DELLO SCORSO ANNO, O NO?
ALLARME: ARRIVA L’INFLUENZA CHE SARA’ SICURAMENTE PIU’ PERICOLOSA DELLO SCORSO ANNO, O NO?
IL CODACONS DICE BASTA A CHI SPAVENTA I CITTADINI PER POTER VENDERE IL VACCINO
NO ALLA VACCINAZIONE DI MASSA CHE VA AD UNICO VANTAGGIO DELLE INDUSTRIE FARMACEUTICHE
VACCINO SOLO PER LE CATEGORIE A RISCHIO INDICATE DAL MINISTERO DELLA SALUTE
Siamo ancora in estate e già si incomincia a parlare dell’influenza che deve ancora arrivare. C’è chi ha colto l’occasione per parlare di influenza in occasione dell’infezione virale da virus Chikungunya che ha colpito Ravenna, chi ha riciclato l’allarme aviaria perché si è infettato qualche pollo in Romagna piuttosto che qualche tacchino a Bergamo, notizia che va di pari passo, ovviamente, con quella del passaggio del virus da uomo a uomo.
Insomma come ogni anno ci si prepara a lanciare il solito allarme sull’influenza, ogni anno si annuncia che metterà in ginocchio milioni di italiani. Tuttavia le nefaste previsioni vengono puntualmente smentite dai fatti ed il numero di ammalati è sempre sensibilmente inferiore rispetto a quello previsto.
Che sia perché dalla vendita del vaccino c’è chi ci guadagna milioni di euro? Peccato che ormai da 3 anni il vaccino si rivela inefficace per moltissimi cittadini, determinando uno spreco di denaro non indifferente. Ogni anno le aziende farmaceutiche, infatti, per aumentare i ricavi e battere la concorrenza, mettono in commercio troppo presto il vaccino, senza attendere tutti gli opportuni rilevamenti sui ceppi influenzali della stagione in corso. La conseguenza è che chi acquista queste "primizie" spesso finisce per ammalarsi lo stesso.
Il Codacons ricorda che per le categorie effettivamente a rischio il vaccino è disponibile gratuitamente. Chi, quindi, è costretto ad acquistare il vaccino in farmacia è bene che valuti l’opportunità di tale acquisto con il proprio medico di fiducia. Tutti i vaccini, infatti, hanno effetti collaterali ed è per questo che occorre sempre fare un’analisi costi benefici. Per questo diciamo no alla vaccinazione di massa e si alla vaccinazione per le categorie a rischio indicate dal ministero della Salute
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