20 Settembre 2011

Allagate sei stazioni, Metropolitana A in tilt

Sei stazioni della metro A allagate, e chiuse al pubblico per diverse ore. Navette sostitutive messe a disposizione dall’ Atac poco frequenti e sempre stra-piene. Passeggeri innervositi dai disagi. Il primo nubifragio della fine dell’ estate ha messo in ginocchio la Capitale. E così fin dalle prime luci del mattino andare al lavoro con la metro si è rivelato un’ odissea per migliaia di passeggeri. Impossibile entrare nelle fermate di San Giovanni, Ponte Lungo, Colli Albani, Porta Furba, Numidio Quadrato, Lucio Sestio praticamente inagibili, con i pavimenti invasi dall’ acqua. I convogli provenienti dalle altre stazioni le attraversavano senza fermarsi. Lasciando spiazzati i pesseggeri che dovevano scendere proprio lì. Ignari perché nessuno li aveva avvertiti del disagio. L’ Agenzia per la mobilità ha poi fatto sapere che l’ allagamento sarebbe stato provocato da un reflusso di acqua fognaria. Solo verso le 10, quattro stazioni hanno riaperto i cancelli. Porta Furba è rimasta chiusa ancora per due ore, mentre Colli Albani ha ripreso a funzionare poco prima delle 15. Un servizio di navette sostitutive, messo a disposizione dall’ Atac, ha ovviato al disagio collegando le varie fermate della linea A. Nonostante questo, i passeggeri hanno faticato parecchio a raggiungere le loro destinazioni. In molti si sono lamentati che i bus erano pochi, quasi sempre strapieni e a volte fermavano in punti distanti rispetto alla stazione della metropolitana. Chi non è passato per le fermate allagate, però, quasi non si è accorto del problema. "Verso le 8 ho preso la metro ad Arco di Travertino fino a Re di Roma – spiega Margherita – nemmeno sapevo che alcune fermate fossero chiuse". Meno fortunata la signora Stefania che, partita da Ottaviano, doveva scendere a Lucio Sestio. "Mentre ero in metro hanno annunciato che la fermata non era agibile. Allora sono scesa a Numidio Quadrato. Da lì ho preso l’ autobus e c’ era un traffico incredibile". Nella zona di Colli Albani la situazione si è normalizzata solo nel primo pomeriggio. I cancelli della metro sono rimasti sbarrati per permettere agli operatori di raccogliere l’ acqua sul pavimento. "La mia mattinata – ha testimoniato il signor Silvestro – è stata uno schifo! La mia odissea è iniziata alle 9, quando dovevo andare ad Anagnina ma la metro era chiusa. Ho preso l’ autobus e ci ho messo il doppio del tempo!" ha raccontato concitato. Molto turbolenta anche la giornata di Simona che era partita alle 7 da Numidio Quadrato alla volta di Colli Albani e ha preso la navetta dopo aver trovato i cancelli sbarrati. "Ci ho messo una vita ad arrivare con il traffico che c’ era. E ora – all’ incirca mezzogiorno – non so come tornare indietro visto che la Metro è ancora chiusa" ha detto sconsolato aspettando l’ autobus del rientro. Racconto simile quello di Sharon, che da Re di Roma doveva andare a Porta Furba. "Sono dovuta scendere ad Arco di Travertino, ma di autobus nemmeno l’ ombra. Allora me la sono fatta a piedi" ha raccontato. Il Codacons ha annunciato un esposto in Procura per mancato funzionamento del servizio pubblico. Disagi pesanti anche sulle strade e superlavoro per i vigili del fuoco impegnati in oltre 100 interventi. Allagamenti, rami caduti, cartelloni pubblicitari e cornicioni pericolanti e qualche semaforo in tilt. Solo nel primo pomeriggio la situazione è tornata regolare, mettendo fine all’ odissea degli automobilisti. Problemi anche sul Grande Raccordo Anulare, dove il traffico è andato in tilt a causa di un palo pericolante. Ritardi sulle linee ferroviarie Termini-Giardinetti e Ponte Casilino-Termini. Mentre sulla Roma-Lido ci sono stati lievi rallentamenti per allagamenti.
 
 
 
 
 
 

 

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