Alla scoperta dei segreti della ‘Concordia’ La scatola nera duplicata alla Oto Melara
-
fonte:
- La Nazione
UNA SALA appositamente attrezzata della Oto Melara è diventato il centro nevralgico dell’ inchiesta sul naufragio della Costa Concordia. Ieri, come annunciato, sono infatti state eseguite le operazioni per la duplicazione del contenuto della scatola nera della Concordia, operazioni che sono poi andate avanti per tutto il giorno nei locali della fabbricaa spezzina. Secondo quanto appreso, i dati sono rimasti integri. Lo spostamento dei lavori da Grosseto è stato deciso per garantire alla strumentazione che compone la scatola nera della nave da crociera di essere analizzata riducendo al minimo i rischi di alterazione delle informazioni che contiene. Presenti nella sala messa a disposizione dall’ azienda spezzina i periti del gip di Grosseto e i consulenti delle parti, circa una quarantina di persone. Salvaguardare i dati degli hard disk è infatti lo scopo per il quale sono state disposte le operazioni di duplicazione, che si temeva potessero rivelarsi particolarmente complesse qualora gli originali fossero già in parte danneggiati. Ipotesi a quanto pare scongiurata. Al momento dunque non sembrano emerse complicazioni di questo tipo, ma siamo ancora alla prima fase dell’ incidente probatorio. Mentre sul fronte della battaglia legale annunciata dalle associazioni che rappresentano alcuni passeggeri il clima si arroventa. «DOPO la Concordia a naufragare potrebbe essere l’ inchiesta della magistratura grossetana». Parole pesanti, quelle scelte dal Codacons, che ha deciso di ricorrere al Csm, al ministero della Giustizia e alla Corte d’ Appello di Firenze contro la decisione del giudice delle indagini preliminari, Valeria Montesarchio, di escludere dalle «riunioni» di periti e consulenti gli avvocati di parte. «Il gip ritiene che gli avvocati possano partecipare solo alle udienze del procedimento in corso ma non alle riunioni ? affermano dall’ associazione ? anche se è in queste ultime che di fatto si svolgono le operazioni peritali. Il giudice esclude in modo illegittimo e incomprensibile gli avvocati delle parti dalla partecipazione ai momenti di formazione della prova. Decisione indecifrabile che potrebbe portare un domani a dichiarare la nullità di tutte le operazioni compiute e quindi di tutto il processo». Contestata anche la scelta di negare ai legali la possibilità di ottenere copie forensi del materiale probatorio e di incaricare i periti di effettuare una selezione del materiale probatorio «da soli anziché in contraddizione con le parti».
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- TRASPORTI