Alitalia-Air One il Tar rinvia al 20 febbraio
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fonte:
- Giornale di Vicenza
Primo round con un rinvio al 20 febbraio quello al Tar del Lazio, a cui AirOne ha fatto ricorso per l`annullamento dell`esclusiva ad Air France-Klm nella trattativa con Alitalia in modo che anche Ap Holding (che controlla la compagnia di Carlo Toto) possa presentare la propria offerta. Fra 15 giorni i giudici discuteranno sia la sospensiva sia il merito, ma sino alla prossima udienza le parti in causa (AirOne, Alitalia, Air France-Klm, avvocatura dello Stato, Regione Lombardia e Codacons) si sono impegnate a non compiere alcun atto su Alitalia-Air France-Klm. Un blitz per la cessione al colosso franco-olandese della compagnia detenuta al 49,9% dal Tesoro, peraltro, non sembra in vista anche perché Jean Cyril Spinetta è atteso a Roma nella seconda metà di febbraio per la presentazione ufficiale del piano industriale ai sindacati. È possibile però un`accelerazione nelle negoziazioni rispetto alla scadenza della “due diligence“ indicata al 14 marzo. A decidere sulla vendita potrebbe essere il governo Prodi, ma ad avviso del ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, per un governo “scaduto“, sarebbe “una scelta legittima formalmente ma inopportuna nel rispetto reciproco tra le coalizioni“. Quindi, per Di Pietro è “opportuno rinviare la questione a un governo che si possa assumere la responsabilità politica di una decisione così importante“. Intanto, l`Alitalia (in Borsa +3% in apertura ha ripiegato a -1,78% a 0,6802 euro in chiusura), stretta da perdite sempre più insostenibili, va avanti con il piano di “sopravvivenza e transizione“ 2008-2010 che la vede “stand alone“ e tampona l`emorragia da 200 milioni l`anno su Malpensa (50 milioni da Shanghai in Cina e Bombay e Delhi in India) con una “sforbiciata“ di 180 voli degli attuali 350 con l`avvio del network estate 2008, che sarà applicato dal 31 marzo. La compagnia, che punta al recupero del rosso sullo scalo varesino entro il 2010, dice a chiare lettere che Malpensa non è un suo problema e che non è in condizioni per risolverlo; pur continuando a presidiare lo scalo, sceglie come hub Fiumicino aumentando destinazioni (da 62 a 77) e frequenze (salgono a 1.601 settimanali). Contro l`imminente taglio di Alitalia su Malpensa e quindi per una moratoria dei voli per almeno un paio di anni come condizione per la vendita ad Air France-Klm ormai “sono tutti d`accordo“ ha rilevato il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni. Lo slittamento per motivi politici e tecnici del Tavolo Milano per discutere del futuro di Malpensa, che poteva essere convocato oggi, secondo Formigoni non deve andare oltre le 24 ore perché di più sarebbe “inaccettabile“. A quanto si è appreso, sarà convocato dopo lo scioglimento delle Camere.
TRASPORTI. Ricorso per bloccare Air France Alitalia-Air One il Tar rinvia al 20 febbraio ROMA Primo round con un rinvio al 20 febbraio quello al Tar del Lazio, a cui AirOne ha fatto ricorso per l`annullamento dell`esclusiva ad Air France-Klm nella trattativa con Alitalia in modo che anche Ap Holding (che controlla la compagnia di Carlo Toto) possa presentare la propria offerta. Fra 15 giorni i giudici discuteranno sia la sospensiva sia il merito, ma sino alla prossima udienza le parti in causa (AirOne, Alitalia, Air France-Klm, avvocatura dello Stato, Regione Lombardia e Codacons) si sono impegnate a non compiere alcun atto su Alitalia-Air France-Klm. Un blitz per la cessione al colosso franco-olandese della compagnia detenuta al 49,9% dal Tesoro, peraltro, non sembra in vista anche perché Jean Cyril Spinetta è atteso a Roma nella seconda metà di febbraio per la presentazione ufficiale del piano industriale ai sindacati. È possibile però un`accelerazione nelle negoziazioni rispetto alla scadenza della “due diligence“ indicata al 14 marzo. A decidere sulla vendita potrebbe essere il governo Prodi, ma ad avviso del ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, per un governo “scaduto“, sarebbe “una scelta legittima formalmente ma inopportuna nel rispetto reciproco tra le coalizioni“. Quindi, per Di Pietro è “opportuno rinviare la questione a un governo che si possa assumere la responsabilità politica di una decisione così importante“. Intanto, l`Alitalia (in Borsa +3% in apertura ha ripiegato a -1,78% a 0,6802 euro in chiusura), stretta da perdite sempre più insostenibili, va avanti con il piano di “sopravvivenza e transizione“ 2008-2010 che la vede “stand alone“ e tampona l`emorragia da 200 milioni l`anno su Malpensa (50 milioni da Shanghai in Cina e Bombay e Delhi in India) con una “sforbiciata“ di 180 voli degli attuali 350 con l`avvio del network estate 2008, che sarà applicato dal 31 marzo. La compagnia, che punta al recupero del rosso sullo scalo varesino entro il 2010, dice a chiare lettere che Malpensa non è un suo problema e che non è in condizioni per risolverlo; pur continuando a presidiare lo scalo, sceglie come hub Fiumicino aumentando destinazioni (da 62 a 77) e frequenze (salgono a 1.601 settimanali). Contro l`imminente taglio di Alitalia su Malpensa e quindi per una moratoria dei voli per almeno un paio di anni come condizione per la vendita ad Air France-Klm ormai “sono tutti d`accordo“ ha rilevato il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni. Lo slittamento per motivi politici e tecnici del Tavolo Milano per discutere del futuro di Malpensa, che poteva essere convocato oggi, secondo Formigoni non deve andare oltre le 24 ore perché di più sarebbe “inaccettabile“. A quanto si è appreso, sarà convocato dopo lo scioglimento delle Camere.
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