20 Febbraio 2013

Alitalia, rinvio a giudizio per gli ex capi

Alitalia, rinvio a giudizio per gli ex capi

 

ROMA Una nuova bufera, questa volta giudiziaria, si è abbattuta sulla già martoriata Alitalia. Ieri sono stati rinviati a giudizio Francesco Mengozzi, che fu amministratore delegato dal 2001 al 2004, e Giancarlo Cimoli, che gli succedette nel periodo dal 2004 al 2007: la sentenza è stata emessa dal giudice per l’ udienza preliminare del tribunale di Roma, in merito al procedimento sul dissesto della compagnia. Le contestazioni riguardano reati di bancarotta per distrazione e dissipazione, a seconda delle varie posizioni tra il 2001 e il 2007. Rinviati a giudizio anche Gabriele Spazzadeschi, ex direttore del dipartimento amministrazione e finanza, Pierluigi Ceschia, ex responsabile del settore finanza straordinaria, Giancarlo Zeni e Leopoldo Conforti, ex funzionari e Gennaro Tocci, ex responsabile settore acquisti. La prima udienza è stata fissata per il 18 giugno davanti ai giudici della IV sezione penale. E non basta, perché i giudici hano anche aggiunto un elemento in più, inserendo nel loro mirino anche i governi che hanno gestito la crisi e la vendita della compagnia di bandiera: si deve «accertare il ruolo svolto dai governi che si sono succeduti nel fallimento che ha riguardato l’ Alitalia». Con queste parole il gup di Roma ha deciso di inviare gli atti alla Procura. Il giudice dell’ udienza preliminare, disponendo il rinvio a giudizio, ha accolto pienamente le richieste del procuratore aggiunto Nello Rossi e dei sostituti procuratori Stefano Pesci e Maria Francesca Loi. Secondo le conclusioni della procura le persone coinvolte hanno in sostanza compiuto una opera di dissipazione dei beni della compagnia di bandiera avviando operazioni abnormi sotto il profilo economico e gestionale che avrebbero causato perdite per oltre 4 miliardi di euro fino al 2007. Per quanto riguarda Cimoli, l’ accusa di aggiotaggio che è stata mossa, è la conseguenza della diffusione di notizie risultate poi false al fine di fare lievitare sul mercato il valore delle azioni Alitalia. La decisione del gup soddisfa l’ associazione di consumatori Codacons, che chiede ai cittadini un impegno più attivo: «Consente a chi ancora non ha aderito all’ azione del Codacons di costituirsi parte civile e partecipare al processo». A sottolinearlo è la stessa associazione dei consumatori che definisce la decisione del Tribunale di Roma “una buona notizia” e “un passo importante” per tutti i risparmiatori danneggiati dal crac. Prima dell’ Imu «se Berlusconi vuole restituire qualcosa, restituisca i soldi del condono tombale del 2002, che sono 4,5 miliardi di euro non pagati – ha detto il segretario del Pd e candidato premier Pierluigi Bersani – Restituisca i 4,5 miliardi delle quote latte e i fondi che sono stati necessari per il salvataggio di Alitalia». «Tirino fuori questi e non in maroni – ha detto Bersani sulla proposta leghista di creare una moneta che affianchi la valuta comune europea – ma in euro». Il leader del Pd ha ricordato che ci sono anche« i 4 miliardi dati ad Alitalia e buttati via inutilmente. Da qui a qualche settimana saremo daccapo e dovremo andare con il cappello in mano a cercare soluzioni che avevamo già trovato e che non è detto che ci siano ancora”, ha spiegato sull’ ipotesi che Alitalia venga acquisita da Air France». Anche Rivoluzione civile dice la sua sugli arresti, per bocca dell’ ex pubblico ministero Antonio Di Pietro: «Noi come Italia dei valori e come Rivoluzione civile abbiamo sempre difeso il diritto dei lavoratori di Alitalia e il diritto dei cittadini italiani di poter avere una compagnia di bandiera che fosse all’ altezza di quel nome – dice Di Pietro -In realtà, come i fatti hanno dimostrato ancora oggi, dietro Alitalia giravano interessi privati che esulavano da quel che era l’ interesse pubblico». «Mi sembra di essere tornato nel ’92 – ha aggiunto l’ esponente di Idv e Rivoluzione civile – con la sola differenza che nel ’92 nei cittadini c’ era la speranza che qualcosa potesse cambiare, adesso c’ è la disperazione che non cambia nulla». AEREI DELL’ ALITALIA /FOTO REUTERS.

articolo – antonio sciotto roma

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