20 Febbraio 2013

Alitalia, a giudizio Cimoli e Mengozzi

Alitalia, a giudizio Cimoli e Mengozzi

MILANO Rinvio a giudizio per gli ex amministratori delegati dell’ Alitalia, Francesco Mengozzi e Giancarlo Cimoli assieme ad altre cinque persone: sul tavolo c’ è il crack della compagnia del 2008, che avrebbe provocato danni per quattro miliardi di euro. La decisione è stata presa ieri dal giudice dell’ udienza preliminare del Tribunale di Roma, che ha anche fissato il processo per il 18 giugno prossimo. Oltre a Cimoli e Mengozzi gli altri cinque ex manager di Alitalia che andranno a processo sono Gabriele Spazzadeschi, Pierluigi Ceschia, Giancarlo Zeni, Leopoldo Conforti e Gennaro Tocci. Nel capo d’ imputazione le contestazioni riguardano reati di bancarotta per distrazione e dissipazione per un periodo di tempo che riguarda gli anni compresi tra il 2001 e il 2007. In più, l’ ex amministratore delegato e presidente della compagnia di bandiera Cimoli deve anche rispondere del reato di aggiotaggio, come conseguenza della diffusione di notizie – risultate poi false secondo l’ accusa – al fine di fare lievitare sul mercato il valore delle azioni Alitalia. Il gup ha ordinato accertamenti al fine di verificare possibili responsabilità di autorità governative nel crack che ha riguardato la compagnia di bandiera: il giudice ha quindi trasmesso gli atti alla procura di Roma che dovrà indagare su una presunta omessa vigilanza sia dei governi che si sono succeduti che del collegio dei sindaci della stessa Alitalia. Nelle scorse udienze il gup, Vilma Passamonti, aveva ammesso come parte civile diverse centinaia di azionisti e obbligazionisti, numerosi creditori, oltre alla Federconsumatori della Campania. Parte civile nel processo sono anche cinque commissari straordinari della società in amministrazione straordinaria. L’ inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto, Nello Rossi e i sostituti Stefano Pesci e Maria Francesca Loy. Mengozzi è stato amministratore delegato di Alitalia dal febbraio del 2001 al febbraio del 2004, mentre Giancarlo Cimoli dal maggio 2004 al febbraio del 2007. Il rinvio a giudizio degli ex amministratori «consente a chi ancora non ha aderito all’ azione del Codacons di costituirsi parte civile e partecipare al processo», ha sottolineato ieri la stessa associazione dei consumatori in una nota, nella quale si definisce la decisione del Tribunale di Roma «una buona notizia» e «un passo importante» per tutti i risparmiatori danneggiati dal crack Alitalia. «Grazie a questo processo – ha sottolineato ieri in una nota il Codacons – tutti i possessori di titoli azionari del Gruppo Alitalia possono chiedere il risarcimento dei danni morali e patrimoniali subiti, la cui quantificazione emergerà in seguito ma che dovrebbe essere parametrata sul valore delle azioni perdute». R.Fi. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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