19 Settembre 2008

Alimentare, i cittadini si appellano al governo

Alimentare, i cittadini si appellano al governo
 

 Dopo l’odierno sciopero del pane, quello della benzina, a cominciare dai distributori Total: proseguiranno così le "iniziative di lotta" messe in campo dalle associazioni dei consumatori per sollecitare il governo a intervenire sul carovita. Tre, in particolare, le "richieste immediate" rivolte al premier Berlusconi nelle manifestazioni contro il carovita indette ieri in Italia: riduzione del 15-20% dei prezzi dell’agroalimentare; blocco del carico fiscale su tutti i prodotti energetici, che in Italia è tra i più elevati d’Europa; defiscalizzazione del reddito fisso per aumentarne il potere d’acquisto. Al grido di "boicottiamo la pagnotta e i prodotti più cari" e "finiamola con i salassi", le associazioni dei consumatori hanno fatto sentire la loro voce, a cominciare dal sit-in davanti al Parlamento dove il presidente del Codacons Carlo Rienzi si è presentato vestito da mendico per interpretare "il povero consumatore". Coldiretti da parte sua ha appoggiato l’iniziativa. I fornai comprano la farina e non il grano e la farina è salita del 2% nei primi otto mesi dell’anno, a fronte di rincari marginali sui prezzi finali del pane: ecco la replica delle varie associazioni dei panificatori che hanno bocciato lo sciopero ("un flop") ringraziando le associazioni consumatori per il rilievo mediatico offerto alla categoria.

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this