10 Febbraio 2002

Alemanno: nessuna decisione senza consenso

LA COLDIRETTI SI SCHIERA CON I CONSUMATORI E ROMPE IL FRONTE DELLE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE. ASSOCARNE, INVECE, E´ FAVOREVOLE AL PROVVEDIMENTO

Coro di «no» al ticket sulla carne

Alemanno: nessuna decisione senza consenso

«Nessuno ha intenzione di imporre dall`alto la minitassa sulla carne: non saranno emanati provvedimenti che non trovino il consenso delle categorie produttive e dei consumatori. Quello che però voglio far notare è che molti non hanno compreso l´esatto significato della mia proposta». Dal Cairo, dove si trova per varare una serie di accordi di cooperazione con l´Egitto, il ministro delle Politiche agricole, Giovanni Alemanno, risponde alla bordata di critiche seguite all´ipotesi di istituire un «ticket» sulla carne per trovare i fondi necessari a potenziare al massimo le misure di sicurezza anti-Bse. La Coldiretti, che venerdì non si era schierata, ieri ha dato pollice verso «al ticket ed a ogni altra forma di intervento estemporaneo di tassazione per la sicurezza alimentare». Il presidente dell´organizzazione agricola, Paolo Bedoni, ha deciso di prendere le distanze dalla proposta del ministro, ma anche da Confagricoltura e Cia, che avevano subito dato un assenso di massima al progetto. «Noi – spiega Bedoni – abbiamo scelto il patto con il consumatore come asse portante per la rigenerazione dell`agricoltura per rispondere alla domanda di qualità e di sicurezza che viene dai consumatori e dal mercato». Di certo tra i rappresentanti dei consumatori la proposta di Alemanno non è popolare. Al «no» di Codacons e Adusbef si è aggiunto quello dell´Adiconsum, che parla di una «nuova tassa sul macinato». E Anna Bartolini, presidente del Consiglio Nazionale Consumatori ed Utenti, ha chiesto un incontro con Alemanno: «Si tratta di decisioni che toccano da vicino gli interessi economici e della salute dei cittadini – spiega Bartolini -. Ecco perchè riteniamo che il ministro avrebbe dovuto consultarci, visto che rappresentiamo la voce di 13 associazioni di consumatori in Italia». La linea del Cncu è quella di chiedere al governo di inasprire le sanzioni a carico di chi sfugge ai controlli anti-Bse. Dalla parte di Alemanno, invece, si mette Assocarni «purchè – spiega un comunicato – le risorse raccolte vengano destinate ad obiettivi concreti e prioritari, tra cui un rigido e sicuro sistema di smaltimento dei sottoprodotti animali assicurato, senza ulteriori oneri». Intanto il commissario per la Bse, Giuseppe Ambrosio, ha inoltrato una richiesta ufficiale di documentazione al Codacons: l`associazione dei consumatori sostiene che il 4% dei mangimi per bovini sarebbe contaminato da farine animali vietate dalla legge e per questo motivo ha chiesto al Procuratore della Repubblica di Torino, Raffaele Guariniello, di indagare sulla condotta del ministro delle Politiche agricole e sugli uffici periferici del ministero. Questo mentre in Sicilia si stanno riaprendo i fascicoli relativi a vecchie inchieste per omessi controlli sulla carne. A questo punto le precisazioni di Alemanno: «Innanzitutto – dice il ministro – ho invitato il presidente del Consiglio Nazionale dei Consumatori e Utenti a riunire mercoledì al ministero le varie associazioni della categoria per definire in termini chiari il contenuto degli emendamenti sul decreto anti-Bse. E farò notare come la fissazione di un`aliquota minima su transazioni dei prodotti al netto delle imposte, per finanziare interventi strutturali per la sicurezza della qualità alimentare, sia una misura già ampiamente attuata in Francia con ottimi risultati». «Inoltre – continua Alemanno – mi preme sottolineare che gli ulteriori stanziamenti necessari non servono a garantire più sicurezza, ma a fare in modo che le procedure di sicurezza, come quelle relative alla distruzione delle farine animali, diventino strutturali, uscendo dalla straordinarietà». «È evidente – conclude il ministro – che se tutto ciò può essere garantito dal bilancio generale dello Stato non vi è motivo di introdurre aliquote speciali, seppur estremamente esigue. Ma su questo punto non spetta a me rispondere, bensì al Consiglio dei ministri, che si riunirà in settimana, ed al ministro dell`Economia». E Tremonti, ad Ottawa per la riunione del G7, replica a distanza: «Mi occuperò della questione al mio rientro in Italia. Al momento non conosco i dettagli della proposta».

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