11 Febbraio 2002

Alemanno incontrerà i produttori

MUCCA PAZZA

Tremonti dal Canada: ne parleremo al mio rientro in Italia. Alemanno incontrerà i produttori

Arrivano altri no alla tassa sulla carne

ROMA Per discutere del ticket sulla carne bovina e delle misure per rendere strutturali gli interventi introdotti lo scorso anno con l`allarme «mucca pazza», il ministro per le politiche Agricole Giovanni Alemanno incontrerà i produttori di carne mercoledì e in data ancora da definire le associazioni dei consumatori, che bocciano la beef-tax come «una nuova tassa sul macinato» e chiedono di inasprire le sanzioni per chi sfugge ai controlli anti-Bse. Una critica a cui ieri si è unita la Coldiretti, che auspica una politica organica per l`agricoltura e non «un intervento estemporaneo di tassazione per la sicurezza alimentare», dopo il primo caso sospetto di variante umana del morbo di Creutzfeldt-Jacob registrato in Italia.
Da Ottawa il ministro delle Finanze Giulio Tremonti commenta «non conosco i dettagli della proposta, me ne occuperò al mio rientro in Italia». Al ministero della Salute la proposta di Alemanno di aumentare di 5 centesimi al chilo il prezzo di bistecche e affini invece suscita «qualche perplessità». Lo dice il sottosegretario alla Salute Cesare Cursi, che per domani ha indetto una riunione con gli uffici competenti della sicurezza alimentare del suo dicastero, per «verificare quali iniziative potenziare e quali prendere». Mentre il commissario per la Bse Giuseppe Ambrosio chiede al Codacons la documentazione sulla denuncia relativa alla presenza di farine animali nel 4% dei mangimi per bovini. Il Codacons, nei giorni scorsi, aveva infatti richiesto l`intervento del pm di Torino Guariniello per indagare sulla condotta del ministro Alemanno e degli uffici periferici del suo ministero per la presunta contaminazione dei mangimi.
Ma da Il Cairo, dove è andato in missione, il ministro Alemanno esclude di voler «imporre dall`alto provvedimenti che non trovino il consenso delle categorie produttive e dei consumatori», convinto che pochi abbiano compreso «l`esatto significato della mia proposta», mutuata da un`idea degli assessori regionali e «già attuata in Francia con ottimi risultati». Il ministro delle Politiche Agricole si dice daccordo con le associazioni dei consumatori, secondo le quali la sicurezza degli alimenti è un diritto per i quali i cittadini già pagano le tasse, «ma l`introduzione di questa aliquota – spiega – serve a trovare ulteriori stanziamenti per interventi strutturali necessari a tutta la filiera, per assicurare nel tempo il pieno controllo e la piena tracciabilità delle carni» e garantire la competitività del nostro mercato. Finanziamenti indispensabili affinchè «le procedure di sicurezza escano dalla straordinarietà», afferma il ministro, facendo l`esempio della distruzione delle farine animali e lo smaltimento delle parti dei bovini dove più facilmente si annida il prione killer presso i forni dei 18 cementifici: oggi i controlli vengono garantiti dal commissario governativo, ma ora bisogna «dotare ogni macello di un impianto per la termo distruzione», così da diminuire i rischi del trasporto.

Trasformazioni che, se ci fossero i soldi, verrebbero finanziati dal bilancio dello Stato e non dal ticket: una questione su cui «non spetta a me rispondere», rileva Alemanno, quanto al governo e al ministero dell`Economia. Proprio per discutere dei possibili emendamenti al decreto contro la «mucca pazza» da presentare al consiglio dei ministri, Alemanno ha convocato per mercoledì i produttori di carne, e ha dato mandato al Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli utenti, presieduto da Anna Bartolini, di riunire presso il suo dicastero le associazioni dei consumatori. L`Assocarni si dice già «favorevole» alla proposta Alemanno, il Codacons sollecita un inasprimento delle sanzioni per chi ancora utilizza le farine animali.

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