28 Luglio 2009

ALCOL:DA DOMANI STOP VENDITA PER AMBULANTI, SAGRE SALVE/ANSA

 
 
ENTRA IN VIGORE LEGGE UE CONTRO ABUSI. FIRENZE SALVA I TRIPPAI

 
   (ANSA) – ROMA, 28 LUG – Niente più vino o birra dal
porchettaio e, in genere, nei camion-bar ambulanti ma anche i
distributori automatici e dove non ci sia, comunque, la licenza
di pubblico esercizio. Il divieto entra in vigore da domani con
la legge comunitaria approvata dal Parlamento a fine giugno che,
nell’intento di contrastare l’abuso di alcolici, ne vieta la
vendita e somministrazione su spazi ed aree pubbliche, ad
eccezione dei pubblici esercizi e delle loro pertinenze. Questo
non significa rinunciare al vinello o alla birra in fiere,
mercati o feste di partito, perché in quelle circostanze è
richiesto all’autorità pubblica il rilascio della licenza
d’esercizio, anche temporanea, ma penalizza l’attività dei
chioschi ambulanti, ‘svuotando il bicchiere’, tra l’altro, ai
porchettai laziali, ai paninari di milza in Sicilia e ai trippai
fiorentini. Al salvataggio di questi ultimi, comunque, è già
accorso il sindaco Renzi, annunciando una delibera ad hoc.
  Le sanzioni per chi contravviene alla nuova legge sono
peraltro pesanti: chi vende o somministra alcolici senza detta
licenza è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da
euro 2.000a euro 12.000 oltre alla confisca della merce e delle
attrezzature utilizzate. Se, inoltre, il fatto è commesso dalle
ore 24 alle ore 7, anche attraverso distributori automatici, si
applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a
euro 30.000.
   "Se l’alcol è un problema per il Paese, sia pure a causa di
una esigua minoranza di giovani, è giusto che nel mercato si
siano regole uguali per tutti – afferma Sommariva – La legge
comunitaria chiarisce, speriamo una volta per tutte, che per
somministrare alcolici ci vogliono requisiti specifici morali e
professionali con livelli di responsabilità adeguati da cui
dipendono precise sanzioni anche penali. Nell’ordinamento
italiano queste caratteristiche sono in capo a coloro che
possiedono una licenza di pubblico esercizio che può essere
concessa anche in occasione di sagre, fiere o altri eventi".
    Il Codacons definisce "un’ottima misura" a tutela della
salute dei giovani e promuove "a pieni voti" la legge
comunitaria, aggiungendo che ora però serve un sistema di
controlli seri.
   Totalmente contraria alla normativa, "che rischia di far
tornare un assurdo proibizionismo", è invece Confesercenti.
"Si sta infatti commettendo – spiega – un’ autentica vessazione
nei confronti di migliaia di piccoli esercizi commerciali.
Questo vuol dire aggiungere, al danno della crisi, la beffa per
chioschi ed altri esercizi che nelle grandi città svolgono
comunque un servizio essenziale per turisti e cittadini".
  In particolare l’ Anva, l’associazione nazionale dei venditori
ambulanti in capo a Confesercenti, nota attraverso il suo
coordinatore Adriano Ciolli, "come con questa norma rischiano
di scomparire le economie e tipicità locali, dal porchettaio
laziale al trippaio fiorentino, a tutti i mercati coperti dove
si vende vino e birra perché la loro è una licenza da
ambulanti". Ma le amministrazioni locali sono già corse ai
ripari in difesa della tradizione e a Firenze il sindaco Renzi,
a difesa dei tipici ‘trippai’ locali, ha già annunciato a breve
una delibera di tutela. (ANSA).

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