Alcol/ Sono 723mila gli under 16 che bevono
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fonte:
- Affari Italiani
Spesso sottovalutato, il problema dell`alcol in Italia coinvolge gli adulti, ma anche i giovanissimi. Quando il primo bicchiere? Per i ragazzi italiani a 11-12 anni. Praticamente bambini. Nell`Unione Europea la media è 14 anni. Nel 2002 sono stati ben 723.000 gli under 16 italiani che hanno consumato bevande alcoliche: mentre per 15enni e 16enni il dato è in calo (-3,6% rispetto al 2003), è in salita quello dei 14enni (+9,2%). La “mappa“ di questo consumo, se non proprio abuso, così precoce è stata diffusa oggi in occasione della quarta edizione dell“`Alcohol Prevention Day“.
Diverse le cifre dell`Istat, secondo cui il trend evidenzia un calo sulle diverse fasce d`età: nel 2001, i giovani dai 14 ai 17 anni che consumavano vino erano il 19,5%, nel 2002 il 17,6%. Nella stessa fascia d`età i consumatori di aperitivi alcolici nel 2001 erano il 19,4%, nel 2002 il 18,3%. I consumatori di alcolici fuori pasto, sempre fra i 14 e i 17 anni, nel 2001 erano il 15,5%, nel 2002 il 15,1%. Infine nel 2001 non consumava alcolici fuori pasto il 55,5%, nel 2002 il 58,9%.
La colpa è anche delle cosiddette `alcolpops`, le bevande alcoliche travestite da bibite ma con una gradazione niente affatto innocua, visto che supera del 500% il limite: è compresa tra i 5 e i 6 gradi contro l`1,2 fissato dalla legge. “Bar e locali di tutta Italia continuano a somministrarle comunemente ai minori anche di 13 o 14 anni, violando le norme vigenti“. Per questo il Codacons ha presentato un esposto alle Procure della Repubblica di tutta Italia in cui si chiede il sequestro di milioni di confezioni di bibite alcoliche illegalmente somministrate ai minori di anni 16. L`associazione ha chiesto anche di intervenire contro le troppe pubblicità che enfatizzano gli effetti positivi di bibite e bevande alcoliche.
Il problema non riguarda solo i giovani: sono circa 100mila gli infortuni sul lavoro che si registrano ogni anno in Italia a causa dell`alcol. Si tratta di una percentuale compresa tra il 4 e il 20% di tutti gli incidenti che avvengono nei luoghi di lavoro. Dei 940.000 infortuni segnalati all`Inail, tra i 37mila e i 188mila sono attribuibili al bicchierino prima di pranzo, che causa Cadute, fratture e distorsioni. Anche all`estero le cose non vanno meglio: l`Organizzazione internazionale per il lavoro rileva infatti che il 10-12% dei lavoratori con più di 16 anni ha problemi legati all`abuso o alla dipendenza da alcol e una recente ricerca dell`Associazione dirigenti risorse umane ha stimato che il 45% dei manager abusa di alcol.
Diversi i progetti dell`Istituto Superiore di Sanità per affrontare il problema nelle scuole. In quelle medie è stato avviato il progetto “Se sai come navigare sai come bere“ mentre per queli delle scuole superiori è stato preparato un kit con una fiction per parlare del pericolo quando si guida e in generale i rischi legati al un consumo eccessivo. Niente immagini choc: una storia d`amore a lieto fine fatta per stimolare la discussione. In sostanza, i due giovani protagonisti mettono in scena il tentativo di girare un film documentario sull`alcol, ma scoprono a loro spese cosa succede quando si alza troppo spesso il gomito.
Una crociata contro le bevande alcoliche sarebbe sbagliata avverte la Società europea di prevenzione cardiovascolare. “Un errore. Proibire con messaggi duri è come invitarli a trasgredire“ dice il professor Gaetano Crepaldi presidente della società e direttore del Centro Cnr di Padova. Invece occorre “informarli correttamente ed educarli altrettanto correttamente. L`abitudine al bere in famiglia durante i pasti inizia i giovani a bere con moderazione. Chiunque abbia imparato a bere in famiglia con moderazione non diventa mai alcolista“. Conclude il professore: “A mio parere il messaggio giusto è: bere intelligente. Con moderazione e di qualita“.
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