4 Luglio 2003

Al via i saldi, negozi aperti anche la domenica

Al via i saldi, negozi aperti anche la domenica


I commercianti: mai un giugno così magro, speriamo in un boom di vendite. Operazione «prezzi chiari» contro i finti ribassi




Commessi indaffarati. Cartellini pronti. E speranze di vendere, incassare, rifarsi. I saldi estivi esplodono domani nelle vetrine milanesi. La stagione degli sconti 2003 scatta con una settimana di anticipo rispetto agli anni scorsi. E va avanti per tutto agosto. Nella speranza di esorcizzare un inverno di consumi deboli. E il giugno più nero degli ultimi 10 anni. Da una parte e dall?altra del bancone, ci sono però motivi di ottimismo. Secondo la Camera di commercio, la metà dei negozianti di Milano si aspetta buoni affari dai saldi estivi. Mentre i consumatori, a causa di grosse giacenze, troveranno scaffali ben assortiti e forti sconti sin dalla prima settimana. «Effetti – dice il vicepresidente regionale dell?Unione del commercio, Renato Borghi – di un mese di giugno mai così depresso nell?ultimo decennio». L?Unione stima un calo medio nei ricavi del 5 per cento. Mentre la Confesercenti calcola un decremento delle vendite, nei settori abbigliamento e scarpe, del 30 per cento. Senza contare che a fine marzo Milano aveva perso 837 esercizi commerciali.
L`Osservatorio di Telefono blu azzarda però una stima: durante i saldi, i milanesi spenderanno 180 milioni di euro, una parte dei quali nei luoghi di vacanza. Mentre la spesa di ogni famiglia dovrebbe aggirarsi sui 180 euro (60 in più della media nazionale). Per tutto il mese di luglio i negozi saranno aperti anche la domenica: «Con le nuove regole – dice l?assessore al Commercio, Roberto Predolin – speriamo di ridare fiato al settore. Piuttosto che allungare i saldi, per il futuro suggerirei però delle promozioni distribuite in più momenti dell?anno».
Le regole: sono 1.200 i negozi che aderiranno all?iniziativa «saldi chiari» di Ascomoda Milano. Prescrizioni per i commercianti: garantire il pagamento con carte di credito, sostituire la merce difettosa, far provare i capi. I negozi dovranno esporre il doppio prezzo, quello di origine e quello scontato. Prontuari per gli acquisti sicuri sono stati messi a punto anche dalla Confesercenti e dal Codacons.
Anche se Riccardo Perini, responsabile della polizia annonaria, assicura che «in città esiste un sostanziale rispetto delle regole». Le multe per saldi anticipati (1.032 euro) finora sono state una decina. Prove definitive se ne avranno solo tra un paio di settimane. Il Movimento dei consumatori ha infatti fotografato 750 vetrine, tra negozi di abbigliamento e calzature. Stessa operazione sarà ripetuta a saldi iniziati. Poi scatterà il confronto: il primo monitoraggio in Italia per scoprire furbizie o finti ribassi. Il presidente del movimento, Alessandro Miano, sposta però il discorso dalle regole alla sostanza, con uno slogan: «Niente saldi, senza soldi. Gli stipendi della middle class valgono sempre meno – dice -. E molti non possono comprare neanche durante i saldi».


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