26 Ottobre 2019

Al Consiglio di Stato la battaglia di Codacons per risuscitare Carife

Le associazioni dei consumatori possono difendere gli interessi collettivi dei risparmiatori traditi dalle banche anche appellandosi ad un giudice? La questione è controversa. Non trova allineate neppure le diverse sezioni del Consiglio di Stato, come emerge dall’ azione proposta da Codacons e da un lungo elenco di risparmiatori, da Ivan Balelli a Michele Zamboni in rigoroso ordine alfabetico, per chiedere l’ annullamento degli atti che hanno portato alla risoluzione delle quattro banche. In primo grado, davanti al Tar di Roma, nel gennaio del 2017, il ricorso era stato respinto nel merito e l’ associazione bollata come non legittimata a proporlo secondo la scuola di pensiero che ha mandato in pensione il diritto di ogni organizzazione rappresentativa a tutelare gli interessi diffusi dei propri iscritti, sostituendolo con un principio di tassatività per cui vale solo nei casi espressamente previsti dalla legge. Ora l’ azione è approdata al Consiglio di Stato, ancora una volta proposta anche dal Codacons. L’ associazione va di nuovo esclusa dalla contesa? I giudici che stanno trattando il caso vorrebbero rispondere di no, che è titolata ad intervenire nel giudizio amministrativo, ma poiché un’ altra sezione si è già espressa diversamente, rimandano la decisione definitiva all’ adunanza plenaria per sciogliere il nodo. L’ azione che punta a riportare le quattro banche alla condizione pre novembre 2015, come se la risoluzione disposta da Bankitalia e le decisioni del governo con l’ azzeramento delle azioni e dei bond subordinati non ci fossero mai state, guadagna così un’ ulteriore puntata. — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.

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