20 Luglio 2013

Al Colosseo il cantiere c’ è già Tutto è pronto per il restauro

Al Colosseo il cantiere c’ è già Tutto è pronto per il restauro

 

[email protected] n Manca soltanto l’ ufficializzazione del Ministero dei Bene Culturali per l’ avvio dei restauri del Colosseo sponsorizzati dal gruppo Tod’ s di Diego della Valle che ha stanziato 25 milioni di euro. Già da due giorni nell’ area interessata dalla prima tranche dei lavori (e cioè le dieci arcate dalla 43 alla 52)è in fase di allestimento il cantiere consegnato alla ditta Gherardi (vincitrice della gara per l’ affidamento della prima tranche dei lavori con un appalto di 8 milioni di euro poi ribassato a 6,575) che ha vinto il ricorso al Tar presentato dalla ditta Lucci seconda classificata. Al momento c’ è un prefabbricato bianco di circa due metri che servirà da ripostiglio per gli operai e non molto distante un braccio meccanico. Poi una nuova recinzione fatta di pannelli neri sorretti da new jersey mentre altri sono accatastati nelle vicinanze e, naturalmente, non manca il bagno chimico. «Il cantiere per il restauro dell’ Anfiteatro Flavio è stato consegnato e dunque è partita la fase di precantierizzazione che prelude ai lavori di restauro del Colosseo. È un atto dovuto per non incorrere in sanzioni» hanno fatto sapere dal Collegio Romano. La Soprintendenza speciale ai Beni archeologici di Roma e il ministero per i Beni e le Attività culturali hanno così evitato di dover pagare multe alla società che ha firmato il contratto alla fine di maggio. Ci sono però ancora i ricorsi del Codacons e della ditta Lucci approdati al Consiglio di Stato e che hanno di fatto bloccato per mesi l’ avvio dei lavori . È pur vero comunque che Gherardi ha avuto il via libera del Tar mentre Lucci si è vista rigettare la richiesta di sospensiva già lo scorso marzo. A proposito dei ricorsi pendenti davanti al Consiglio di Stato, la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma manifesta comunque «grande fiducia, anche perché abbiamo fatto tutto secondo quanto previsto dalle norme. Per cui noi ormai saremmo pronti per partire». Per quanto riguarda le tappe che caratterizzeranno i lavori, la Soprintendenza ricorda che «si procederà con il primo appalto che riguarda la pulitura e il restauro delle superfici esterne danneggiate dallo smog e dagli agenti esterni». Il tutto avverrà «dieci arcate per dieci arcate», in modo tale che «il monumento durante il restauro non sarà completamente rivestito dai ponteggi proprio per non inibirne la visuale, ma si procederà per dieci archi in progressione. Quindi- conclude la Soprintendenza- man mano si vedrà la superficie ripulita e restaurata con le cancellate, vere cancellate, poste sotto gli archi del piano terra, o primo ordine, che non saranno più tubi innocenti».

natalia poggi

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