17 Marzo 2011

Aiazzone, i clienti truffati convocati in due assemblee

Aiazzone, i clienti truffati convocati in due assemblee
 

Elio Lannutti dell’ Idv ha presentato un’ interrogazione parlamentare sul caso Aiazzone che vedrebbe 11.000 italiani raggirati Le associazioni dei consumatori chiamano a raccolta i clienti di Aiazzone. Venerdì a Torino si svolgeranno due assemblee pubbliche: la prima, organizzata dalla Federconsumatori, è convocata per le 15 nella sala Pia Lai in via Pedrotti 5; la seconda, di Acu Piemonte e Movimento Consumatori, avrà invece luogo alle 17.30 all’ antico macello di Po in via Matteo Pescatore 7. Alle due assemblee saranno presenti i legali delle associazioni per offrire consigli a chi ha acquistato mobili ad Aiazzone o Emmelunga senza vederseli consegnare. Le associazioni invitano inoltre i clienti a mettersi in contatto con i loro uffici: Federconsumatori 011/285981, Acu Piemonte 011/4346964 e Movimento Consumatori 011/5069546. Anche l’ Unione Nazionale dei Consumatori aprirà i suoi sportelli mettendosi a disposizione dei clienti Aiazzone per consigli e tutela legale (011/5611800). Le assemblee pubbliche arrivano all’ indomani della decisione ventilata dalla procura di far intervenire il tribunale fallimentare nei confronti di Panmedia. La piccola società di raccolta pubblicitaria dall’ agosto scorso gestisce il ramo d’ azienda dei mobilifici che era prima della B&S, società di Gianmauro Borsano e Renato Semeraro che ha accumulato debiti per quasi quindici milioni di euro prima di mollare il colpo. Anche Panmedia è ora in forti difficoltà tanto da aver richiesto un concordato al ministero dello Sviluppo Economico. Se il tribunale dovesse decidere per il fallimento di Panmedia diventerebbe davvero difficile per i clienti recuperare il proprio denaro (i clienti sono gli ultimi creditori che verrebbero pagati dopo banche e fornitori). Per questo in molti si stanno muovendo contro Fiditalia, la finanziariacon cui la maggiorparte dei clienti ha stipulato un finanziamento per acquistare i mobili. Fiditalia ha acconsentito ad aprire un tavolo di trattativa con il Codacons (011/5069219) e avrà un altro incontro con la Federconsumatori nazionale nella sede della Assofin a Roma. L’ Acu Piemonte, invece, ha direttamente citato in giudizio la finanziaria. Due azioni giudiziarie sono state impiantate davanti ai giudici di pace di Torino e Ciriè per ottenere non solo la sospensione del pagamento delle rate, ma anche la restituzione totale di quelle già versate. Altre quattro cause, di valore superiore ai 2500 euro, sono finite davanti al giudice civile, ma visto che i clienti non avevano ancora cominciato a pagare è stato chiesto solo il congelamento delle rate. Il caso Aiazzone è tanto vasto (pare che i clienti in attesa di mobili siano circa 11.000) da essere approdato in parlamento. Ieri l’ esponente dell’ Idv Elio Lannutti ha presentato un’ interrogazione parlamentare chiedendo a Bankitalia di vigilare sull’ applicazione del codice del consumo nei confronti della finanziaria per la questione rate e domandando al governo come mai la Finanza, che ha perquisito i locali della B&S a settembre, non abbia segnalato la drammatica situazionefinanziaria della società. 11 mila persone senza mobili Il caso Aiazzone è diventato di dimensioni nazionali tanto da arrivare in Parlamento.
 

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