28 Gennaio 2012

Ai naufraghi della Costa 14 mila euro

Ai naufraghi della Costa 14 mila euro

Domani inizieranno le operazioni di pompaggio del carburante Quanto vale rischiare di morire affogato, vestito da sera, al gelo, il terrore negli occhi? Quanto vale perdere tutto quello che avevi a bordo e arrivare a terra a nuoto, trascorrere la notte zuppo su un giaciglio di fortuna, rivedere come un incubo sparire ingiottito dal buio l’ amico o il parente che sedeva acccanto a te? Quanto vale portarsi dietro per tutta la vita la faccia stravolta di tuo figlio che si dispera stretto fra la folla urlante su una scialuppa alla deriva? Undicimila euro. Più (bontà loro) il rimborso del prezzo della crociera e le spese di viaggio: altri 3 mila euro. Questo l’ accordo sottoscritto da Costa Crociere con una quindicina di associazioni dei consumatori per il naufragio della Concordia davanti all’ isola del Giglio. Secondo i sottoscrittori l’ intesa «è superiore ai limiti risarcitori previsti dalle convenzioni internazionali e dalle leggi vigenti». Non solo: «È un accordo storico, che chiude una vicenda drammatica, una vera class action stragiudiziale, che risarcisce anche il danno biologico per stress e vacanza rovinata in modo congruo». L’ intesa interessa circa 3 mila passeggeri di 60 diverse nazionalità, di cui circa 900 sono italiani. Il risarcimento riguarderà anche i bambini, per cui una famiglia di due adulti e due bambini otterrà quasi 50 mila euro complessivi. «Stimiamo – dicono le associazioni firmatarie che ad aderire sarà l’ 85% degli interessati». Chi è duramente contrario è, invece, il Codacons. «Si tratta di un’ elemosina che i passeggeri non devono assolutamente accettare». Secondo il Codacons «l’ unica strada per ottenere risarcimenti proporzionati al danno subito è aderire alle azioni legali avviate dall’ associazione negli Usa», dove ha sede Carnival, il gruppo che controlla Costa Crociere. Ma dalla Germania arriva una presa di posizione ancora più dura. Secondo la «Bild» 16 cittadini tedeschi si sono rivolti a uno studio legale americano per ottenere un risarcimento milionario. Secondo il tabloid, la richiesta è di 160 mila dollari per ogni sopravvissuto e un milione di dollari per le vittime. Da Genova rimbalza intanto la sorprendente presa di posizione del sindacato capitani di lungo corso al comando. «Avete costruito un mostro si infervora il segretario Antonio Nobile – Francesco Schettino, è un uomo che lavora. E se avesse avuto più fortuna l’ avremmo chiamato eroe». Una difesa a spada tratta, quella del sindacato cui è iscritto l’ ex comandante della Concordia, a tratti sconcertante. «Ogni lavoratore può sbagliare. Schettino ha commesso un errore che può succedere a tutti». E a chi gli fa notare che ci sono stati dei morti, Nobili risponde: «Ci sono più morti nel week end per le strade d’ Italia». Ma da questa difesa si sono prontamente dissociati i comandanti delle navi della flotta di Costa Crociere.

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