24 Luglio 2012

Agosto, si parte coi benzinai in sciopero

Agosto, si parte coi benzinai in sciopero

Nel primo weekend di agosto gli automobilisti rischiano di trovare i distributori di benzina chiusi Adesso è ufficiale, i benzinai sciopereranno il 4 e il 5 agosto, cioè il primo sabato e la prima domenica del mese delle vacanze e dei grandi spostamenti in auto, ma per lo meno rinunceranno a chiudere venerdì 3, che rientra fra le date di esclusione. È stato questo l’ esito dell’ incontro dei sindacati Faib, Fegica e Figisc/Anisa con la Commissione di garanzia per gli scioperi. In realtà c’ è ancora spazio per mediare; la riunione ha stabilito che in quei due giorni scioperare è lecito, ma il Garante si attiverà per evitare che sia necessario. Il presidente dell’ Authority, Roberto Alesse, lancia un appello ai benzinai «per la revoca dello sciopero del 4 e 5 agosto, visto che come Authority crediamo si possa affrontare in modo positivo la vertenza col governo», inoltre la Commissione «si riserva di convocare al più presto le compagnie petrolifere per discutere del rinnovo degli accordi collettivi scaduti». Alesse ha informato della situazione il ministro dello Sviluppo Passera. Lo sciopero (o serrata) dei distributori sarà completo: riguarderà sia la rete ordinaria sia quella autostradale, prenderà avvio alle ore 24 di venerdì 3 agosto e proseguirà per lungo tutto il primo weekend del mese. Sulle autostrade potrebbero esserci modalità diverse che verranno comunicate prossimamente. Parlando col garante Alesse i sindacati dei benzinai hanno lamentato il «profondo e drammatico disagio che vive una intera categoria che assicura, a diverso titolo, 120.000 posti di lavoro, oltre a fornire un servizio essenziale e capillare alla collettività. Tutto questo viene messo a repentaglio da politiche commerciali e di prezzo dell’ industria petrolifera che penalizzano i lavoratori e i consumatori». «Ora tutta la responsabilità – conclude la nota di Faib, Fegica e Figisc/ Anisa- è sulle spalle del ministero dello Sviluppo che domani» (cioè oggi per il lettore) «alle 18 incontrerà l’ Unione Petrolifera, i retisti indipendenti e i gestori e a cui spetta il compito di individuare e assumere misure concrete». I benzinai recriminano sia contro le compagnie petrolifere sia contro le banche (e la politica, che c’ entra sempre). La guerra degli sconti nei weekend, dicono, li sta dissanguando. E c’ è il problema dei pagamenti con le carte elettroniche: per legge devono avvenire senza commissioni né a carico degli automobilisti né dei gestori (anche per ridurre le giacenze di denaro e il rischio di rapine) ma secondo i benzinai le banche hanno aggirato la legge aumentando l’ affitto mensile dei Pos (le macchinette che registrano i pagamenti) in misura pari o superiore alle commissioni abolite. Nel mirino dei benzinai anche le compagnie che «hanno lasciato scadere uno dopo l’ altro gli accordi coi gestori e non li rinnovano», e il governo che «assiste muto alla violazione delle leggi». Per agevolare gli automobilisti l’ associazione di consumatori Codacons chiede «il blocco dei listini dei carburanti nelle 48 ore precedenti lo sciopero». La protesta è contro le politiche di prezzo e i contratti scaduti con le compagnie 1,841 la verde Questo il prezzo medio al litro rilevato ieri dal Quotidiano energia. Finiti gli sconti del weekend ripartono i rincari 1,739 il gasolio Il Codacons chiede Così il prezzo in euro al litro del carburante diesel «il blocco dei listini (sempre in media nazionale) dei carburanti Per il Gpl la rilevazione è di 0,749 euro al litro nelle 48 ore precedenti»
luigi grassia

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this